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L’ora più buia – La Storia Vera

Se il presente cerca di giudicare il passato, perderà il futuro.”
Sir Winston Churchill

Questa frase dello statista inglese sembra, una volta tanto, essere contradetta dal film che lo vede protagonista in uno dei momenti più bui della sua lunga carriera politica e che ci ricorda la vergognosa pagina del Nazismo e le scelte che Churchill ebbe il coraggio di fare.

“L’ora più buia” (Darkest Hour), questo il titolo del film, uscirà in Italia il 18 gennaio, ed è un film di Joe Wright, che ha come protagonista un irriconoscibile Gary Oldman nei panni di Winston Churchill, politico, storico e scrittore (vincitore anche del premio Nobel per la letteratura nel 1953), una delle personalità più significative del secolo scorso.  Distribuito da Universal Pictures, il film si basa sulla sceneggiatura di Anthony McCarten.

La pellicola, per la quale già di parla di un possibile Oscar® per il protagonista, narra uno dei momenti più bui, appunto, della storia non solo del protagonista, ma europea. Siamo nel maggio del 1940 e le truppe tedesche sono alle porte del Regno Unito, l’Europa occidentale è al collasso. Dopo le dimissioni di Neville Chamberlain, Churchill, appena nominato Primo Ministro, si ritrova a decidere se scendere a patti con l’odioso potere nazista o iniziare un conflitto armato. In un’ambientazione cupa e drammatica, osteggiato dal suo stesso partito, ma sorretto dalla sua Nazione, il primo ministro, cambierà le sorti della Gran Bretagna e dell’intera Europa, affiancato da sua la moglie Clementine (Kristin Scott Thomas) e dalla sua segretaria personale Elizabeth Nel (Lily James). Nel cast anche Ben Mendelsohn nei panni di Re Giorgio VI, e Ronald Pickup che interpreta Neville Chamberlain, il primo ministro uscente, molto contestato per la sua linea morbida nei confronti di Hitler, con cui aveva cercato di trovare un compromesso. Churchill, che non era certo la prima scelta della Gran Bretagna quando venne eletto, ma divenne la loro unica speranza, lottando con l’ironia e la grinta che caratterizzano, si opporrà fermamente al tiranno, rifiutando strenuamente di scendere a compromessi con Hitler, perché “Non si può ragionare con una tigre quando la tua testa è nella sua bocca”

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