in

Lo sciame | Locuste assassine, drammi famigliari e un horror che non riesce a fare paura

Presentato alla Settimana della Critica di Cannes 2020, l’horror di Just Philippot arriva ora su Netflix

lo sciame
Il nuovo horror francese di Just Philippot disponibile su Netflix

MILANO – Questa volta Netflix punta su un horror francese, presentato lo scorso anno alla Settimana della Critica di Cannes. Il che non garantisce che il film sia un successo da consigliare a tutti di vedere. Il film di Just Philippot, Lo sciame, si inserisce in una lunga tradizione di un sottogenere horror che dagli anni Settanta oggi ha affascinato il cinema e gli appassionati: quella di creature e insetti che prendono il posto di demoni e serial killer. Ne abbiamo visti tanti, tra mantidi, vermi, locuste, ragni e mosche. E il film di Philippot si aggancia perfettamente a questo filone (in declino già da parecchi anni).

lo sciame
Virginie in una scena de Lo sciame

Ne Lo sciame, gli insetti prescelti sono le locuste: Virginie (Suliane Brahim) è una madre single che vive con i suoi due figli in una fattoria in campagna e alleva cavallette per ricavarci la farina, a quanto pare molto apprezzata. Laura (Marie Narbonne) e Gaston (Raphael Romand) sono agli opposti: il piccolo di casa si diverte ad aiutare la madre con gli animali e con la fattoria, Laura invece non sopporta il suo lavoro o la piccola cittadina in cui vivono e vorrebbe andarsene. L’horror, se così si può chiamare, viene messo in moto dall’attività di Virginie, che non riesce a far riprodurre le locuste per aumentare la produzione.

Le locuste de Lo sciame

Un giorno, dopo essersi ferita, scopre che le sue cavallette hanno dei gusti alquanto particolari: si cibano di sangue. Nel giro di poco, le sue serre si moltiplicano e le locuste iniziano a riprodursi velocemente. Da qui, l’horror sembrerebbe costruirsi da solo: uno sciame assassino, una famiglia divisa, una piccola cittadina in pericolo e tanto sangue. Ma al di là di qualche scena cruenta in cui vediamo le locuste cibarsi (e qui si potrebbe aprire una parentesi sul perché debbano sempre andarci di mezzo i poveri e innocenti cagnolini), Lo sciame prende una piega inaspettata: le uniche scene di angoscia, tensione e paura sono nella parte finale del film.

lo sciame
Just Philippot sul set de Lo sciame

Per il resto del tempo al centro del racconto ci sono i litigi di Virginie con la figlia. Tutto sommato, dipende anche da che tipo di horror siamo abituati a guardare. Se siete fan di quel filone moderno, molto meno pratico nelle sue scene e più dedito a una messa in scena calma e controllata, allora Lo sciame potrebbe essere il film che fa per voi. Per chi invece adora gli horror classici, c’è in serbo una delusione non da poco. Ma attenzione: il film sia tutto da buttare. Gli attori reggono bene i loro ruoli e nel finale il film abbraccia pienamente il genere d’appartenenza. Peccato per quell’ora e venti di svolgimento.

Una scena de Lo sciame

Il film di Just Philippot sembra più un dramma famigliare travestito da horror. Per la maggior parte del tempo vediamo la disastrata relazione di Virginie con i figli – anche se questa peggiora in parte per la sua ossessione con le cavallette. Le locuste, purtroppo, non sono protagoniste come vorremmo. Non a caso, molti che hanno visto il film oltreoceano lo hanno definito come un “film contemplativo europeo” per la mancanza di azione e il focus sulla psicologia dei personaggi. Lo sciame ha un’ottima premessa che, se sviluppata bene, poteva fare discretamente il suo lavoro. Il risultato però è stato un altro.

  • Volete scoprire altre Recensioni? Le trovate qui
  • NEWSLETTER | Iscrivetevi qui alla newsletter di Hot Corn!

Qui potete vedere il trailer de Lo sciame:

Lascia un Commento

Joseph Gordon-Levitt racconta Mr. Corman

VIDEO | Joseph Gordon-Levitt: «Io, Mr. Corman e la mia maturità come autore»

hit & run

Tra Tel Aviv e New York | Hit & Run e quel thriller internazionale da non perdere