ROMA – Francesca Mannocchi, una delle migliori corrispondenti di guerra in Europa, continua il percorso che l’ha portata a raccontare diverse zone di conflitto, dalla Libia al Libano, all’Iraq e, più recentemente, all’Ucraina. Lo fa con un documentario che parte dalle strade di Bucha, la città martire in cui la reporter è entrata solo due giorni dopo la liberazione dalle truppe occupanti russe. Mannocchi, con la sua straordinaria capacità di vivere tra la popolazione locale e di conquistarne la fiducia, vuole raccogliere e raccontare le piccole storie dei sopravvissuti, gli unici a conservare la Memoria. Raccontare una guerra significa ascoltare chi sopravvive, perché sulla loro pelle, più che sui cadaveri estratti dalle macerie, è impressa la Verità. Lirica Ucraina è un’immersione nelle sofferenze e nelle verità indicibili, nel sapore acido della vendetta e nella fatica del perdono che l’uomo vive durante un conflitto. Quello stesso uomo che in tempo di guerra si trasforma in un essere terrificante e oscuro, che ci invita a metterci in discussione. Prodotto da Fandango in collaborazione con La7, il documentario arriverà nelle sale dal 25 novembre distribuito da Fandango in una serie di proiezioni speciali insieme alla regista.
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