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Jurassic World – Il Dominio e quel finale di saga in equilibrio tra nostalgia e attualità

Una storia ricca di riferimenti al nostro presente, tra genetica e ambiente, per una conclusione riuscita

Jurassic World Il Dominio
DeWanda Wise e Laura Dern in una scena di Jurassic World Il Dominio

ROMA – Quante volte avete alzato gli occhi al cielo all’annuncio dell’ennesimo reboot, sequel o remake di un classico del cinema? Avete perso il conto, vero? Eppure ci sono dei casi, rarissimi, in cui l’idea funziona e dà un senso all’operazione. Dopo due capitoli scricchiolanti – specialmente il secondo, per la regia di Juan Antonio Bayona – ecco che Colin Trevorrow torna dietro la macchina da presa per Jurassic World – Il Dominio, sesto capitolo del franchise che chiude idealmente la saga iniziata nel 1993 con il Jurassic Park di Steven Spielberg. Un capitolo fatto di nostalgia, avventura, ironia, commozione per una storia ricca di riferimenti alla nostra realtà e che unisce il passato e il presente dei film grazie al ritorno dei suoi tre personaggi principali: il paleontologo Alan Grant (Sam Neill), il matematico Ian Malcolm (Jeff Goldblum) e la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern).

Proprio il personaggio interpretato dalla Dern è il motore che dà il via alla storia e riunisce il vecchio gruppo per combattere la Biosyn Genetics, dietro la cui facciata si celano obiettivi tutt’altro che virtuosi. Ma Jurassic World – Il Dominio, ambientato a 4 anni di distanza da Il Regno distrutto con dinosauri e umani che vivono insieme nel mondo, trae uno dei suoi punti di forza nel saper arricchire il racconto di più linee narrative, apparentemente parallele, che si uniscono nella seconda parte del film svelando un quadro molto più ampio e capace di dedicare giusto spazio ad ogni personaggio, comprese le vecchie conoscenze Owen Grady e Claire Dearing di Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e le new entry Ramsay Cole e Kayla Watts interpretate da Mamoudou Athie e DeWanda Wise.

Un film disseminato di riferimenti cinematografici, da Lo Squalo a Indiana Jones fino al western (ma attenzione anche alla colonna sonora citazionista di Michael Giacchino), che parla delle conseguenze dell’azione dell’uomo sulla Terra e di come il suo operato ne abbia distrutto gli equilibri. Tra disastri ecologici, trattamento disumano degli animali ed esperimenti genetici, Jurassic World – Il Dominio si avvicina sempre di più al nostro presente e ci mostra come una mancanza di etica comune consapevole rischi di portarci verso un punto di non ritorno. Al centro le emozioni e la vulnerabilità di umani e dinosauri e una riflessione sulla maternità raccontata da punti di vista e con significati differenti (dal parallelo tra Claire e Blue passando per la Madre Terra che sfruttiamo a nostro piacimento).

Qualche purista potrà storcere il naso all’idea di un capitolo in cui i dinosauri vivono liberamente nel mondo e non sono più confinati su Isla Nublar. Ma la scelta di raccontare un mondo connesso da pericoli e sfruttamenti simili nei quali poter riconoscere più di un punto in contatto con la nostra realtà è, a nostro avviso, uno dei punti di forza di Jurassic World – Il Dominio. Un film capace di dialogare senza forzature con il suo (leggendario) passato ma che riesce a raccontare il presente mettendoci in guardia sulle insidie del futuro prossimo. Il tutto mentre ci suggerisce che per poter coesistere dobbiamo imparare a rispettarci a vicenda.

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La video intervista a Colin Trevorrow è a cura di Manuela Santacatterina:

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Bryce Dallas Howard e DeWanda Wise

VIDEO | Bryce Dallas Howard e DeWanda Wise raccontano Jurassic World – Il Dominio

Jeff Goldblum e Mamoudou Athie, protagonisti di Jurassic World Il Dominio

VIDEO | Jeff Goldblum e Mamoudou Athie raccontano Jurassic World – Il Dominio