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Jumanji – 22 anni dopo

Un gioco che sa trasportare chi questo mondo vuol lasciare

Il Sequel del celeberrimo film di Joe Johnston -1995 Jumanji, ci trascina nel profondo della giungla e segue un ritmo teso e scandito da colpi di tamburo. Il suono ha un unico eco: “Scappa!”.

Se amate l’adrenalina, gli inseguimenti, i paesaggi mozzafiato non vi serve lanciarvi dal paracadute, basta andare al cinema. Il bello di questo genere di storie è l’immedesimazione: cosa sarebbe capitato al mio posto? E in Jumanji l’immedesimazione funziona eccome, infondo si tratta di un gioco di ruolo, no? I protagonisti sono quattro studenti liceali che, per ragioni diverse, vengono convocati dal preside e messi in punizione. Ad ognuno di loro viene dato lo stesso compito: pulire lo scantinato dell’edificio. I quattro ragazzi non possono essere l’uno più diverso dell’altro, abbiamo Bethany la bionda vanitosa, Martha la rossa pasticciona, Spencer il nerd timido e Fridge lo sportivo spavaldo. Tutti e quattro chiusi nella stessa stanza. Che fare? Beh, è proprio qui che inizia la storia, tra la polvere e i rottami trovano Jumanji, un innocuo e apparentemente noioso gioco di ruolo. Ma quando si è chiusi in uno scantinato cosa si ha da perdere, no?

Jumanji non è solo adrenalina e natura incontaminata, vi è anche una buona dose di umorismo, perché nel mondo immaginario non si entra con le proprie sembianze, bisogna scegliere un avatar. Ma i ragazzi lasciano che sia il gioco ad attribuirglielo, in ordine puramente casuale. E allora la bionda perfettina assume le sembianze di un uomo di mezza età sovrappeso, il nerd diventa un muscoloso eroe alto due metri, la rossa pasticciona una bambola sexy, e lo sportivo un piccoletto per niente atletico.

E voi? Quale avatar avreste scelto? Ma prima di iniziare a giocare, ascoltate bene: “Avventurosi attenzione. Non cominciate se non intendete finire. Ogni sconvolgente conseguenza del gioco scomparirà, solo quando un giocatore raggiunto Jumanj avrà”. Nessuna scelta per i nostri quattro amici, devono arrivare alla fine. Ma ci arriveranno vivi?

Non ci resta che attendere il 1 gennaio 2018 per scoprirlo!

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