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John Travolta: «Il cinema mi ha reso libero di essere diverso»

The Fanatic, la fama e Pulp Fiction: l’attore alla Festa del Cinema per uno degli Incontri Ravvicinati

John Travolta al photo-call di Roma FF14. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony

ROMA – Giacca di pelle, capelli rasati (a zero) e un sorriso autentico come la gentilezza dimostrata con fan, fotografi e giornalisti durante la giornata trascorsa alla Festa del Cinema. Protagonista di uno degli Incontri Ravvicinati, John Travolta ha anche ricevuto un premio speciale per la sua interpretazione in The Fanatic. Il film diretto da Fred Durst dei Limp Bizkit in cui interpreta Moose, fan sfegatato di un attore di film d’azione la cui passione sfocerà in violenza e persecuzione. Un ruolo che lo rende orgoglioso e che è stato il pretesto per ripercorrere la sua carriera, tra libertà espressiva, aneddoti e ricordi.

John Travolta Roma. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony
Il selfie di John Travolta con i fotografi. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony

THE FANATIC «Questo per me è un ruolo diverso che riflette alcune mie passioni poco conosciute. Sono un fan appassionato e capisco bene cosa voglia dire essere un fanatico. Non mi sento in imbarazzo nel dire che ero pazzo per certe personalità, dai Beatles a Sophia Loren, da Liz Taylor a Marlon Brando».

John Travolta in The Fanatic

FILM SENZA TEMPO «Sono orgoglioso all’idea di fare un film che lasci un segno e che rimanga nel corso dei decenni. Come attore per me è un privilegio fare film che il pubblico possa amare e che siano senza tempo. Se dovessi selezionare alcuni dei titoli della mia carriera direi Grease, Pulp Fiction e La febbre del sabato sera. La verità è che la vita di una persona è un mosaico e sono i tasselli che preferisci che di danno la sensazione che siano senza tempo».

John Travolta in posa per i flash.
John Travolta Roma. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony

LA FAMA «Se ho fatto fatica ad abituarmi ad un successo istantaneo? La risposta è no. Credo che alcune persone siano nate per certe cose. La mia famiglia veniva dal teatro e dall’arte ed io ho abbracciato tutto quello che è arrivato. Il mondo è entrato nella mia vita ed ho accettato l’invito a creare di più. Quello stesso successo mi ha permesso di fare cose molto diverse».

PULP FICTION «Quentin Tarantino all’epoca era un giovane regista ispirato dai film dei grandi cineasti. È stato molto interessante da osservare all’opera sul set di Pulp Fiction dove mi ha dato consigli sofisticati ed originali. Mi ha permesso di essere libero e mi ha concesso fiducia».

Sulla poltrona rossa del #RomaFf14. Foto Credits: Elena Sudati. Si ringrazia Sony

LA LIBERTÀ «Il pubblico mi ha permesso di essere diverso in ogni ruolo. E questa è la libertà più grande che possa esistere per un attore. Anche se gran parte della mia carriera si è basata sul fatto di aver ispirato l’immaginazione di sceneggiatori e autori diventando la loro musa. Ho deciso di essere interprete più che creatore».

Qui potete vedere il trailer originale di The Fanatic:

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