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Da Jóhann Jóhannsson a PJ Harvey: la playlist di Hot Corn

Tra serie tv e cinema, tutto il meglio della settimana ascoltato dalla redazione

1 – Heptapod B – Jóhann Jóhannsson. Da Arrival

Non potevamo aprire la playlist se non con un brano di Jóhann Jóhannsson, il compositore e musicista islandese trovato morto, lo scorso 9 febbraio, nella sua casa berlinese. Due volte candidato agli Oscar per gli score di Sicario e La Teoria del Tutto, Jóhannsson aveva fatto dell’intreccio tra elementi elettronici ed orchestrali la sua cifra stilistica. Lo ricordiamo con uno dei brani scritti per Arrival di Denis Villeneuve in attesa di riascoltarlo, per l’ultima volta, nelle colonne sonore di Maria Maddalena di Ghart Davis e The Mercy di James Marsh.

2 – An acre of land – PJ Harvey & Harry Scott. Da Dark River

Presentato ai festival di Londra e Toronto, il nuovo film della regista britannica Clio Barnard arriverà nelle nostre sale il 23 febbraio. Un dramma con protagonisti Ruth Wilson, vincitrice di un Golden Globe per The Affair, e Mark Stanley, Guardiano della Notte de Il Trono di Spade. Le musiche sono affidate al compositore Harry Scott (Shame) che, insieme alla formidabile PJ Harvey, riadattano in chiave indie rock An acre of land, brano folk della tradizione inglese, presente anche nel trailer che anticipa l’uscita del film.

3 – Four Tents – Ben Lovett. Da The Ritual

Fin dai tempi di The Signal (2007), David Bruckner ha legato il suo nome al genere horror. Dal 9 febbraio, dopo il passaggio al Toronto Film Festival, su Netflix è disponibile il suo ultimo film: The Ritual. Trasposizione del romanzo di Adam Nevill, la pellicola mischia componente psicologica e miti pagani accompagnati dalle composizioni di Ben Lovett, già produttore e membro dei Mumford & Sons. Brani sinistri e concitati, attraversati da synth, archi distorti, percussioni ed elementi elettrici.

4 – Fratelli Chase – Dave Grusin. Da I Goonies

Non solo Cindy Lauper e The Bangles. Uno dei più grandi cult del cinema degli anni ’80 gode di una colonna sonora altrettanto memorabile. Una ricchezza di temi e melodie che Dave Grusin si diverte a pescare dalla musica (elettro) pop e rock che animava le classifiche discografiche dell’epoca senza mai dimenticare le composizioni di derivazione classica o le aperture orchestrali come dimostra il tema principale della score.

5 – Just another dreamer – Maica Armata. Da Dark Night

Presentato nella sezione Orizzonti di Venezia73, il documentario di Tim Sutton è un angosciante fotografia di quell’America alienata, depressa, violenta che, come ci racconta la cronaca, finisce per sfogare le proprie frustrazioni in atti atroci. Un racconto ispirato dalla strage di Aurora del 2005, quando un ragazzo sparò ed uccise 22 persone in un cinema durante la proiezioni de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. La canadese Maica Armata, oltre a comparire nel film, ne ha curato le musiche, compresa Just another dreamer, ballata rock che ricorda la prima Cat Power.

6 – Improvisació 1 – Bobby McFerrin. Da The Square

Nel 2014, con Forza Maggiore, lo svedese Ruben Östlund aveva ottenuto il premio della giuria nella sezione Un Certain Regard. Tre anni dopo ha vinto la Palma d’oro a Cannes con The Square, satira sociale e culturale nominata ai prossimi Academy Awards come miglior film straniero. Nella colonna sonora si alternano dieci brani che spaziano dall’elettro house dei Justice alle composizioni di Andreas Franck fino alla preziosa presenza della voce di Bobby McFerrin, artista raffinato e nome fondamentale del jazz contemporaneo.

7 – Beautiful Dreamers – Peter Spierig. La vedova Winchester

Helen Mirren è l’ereditiera Sarah Pardee Winchester nell’horror soprannaturale firmato dai gemelli Michael e Peter Spieger (Saw Legacy). E proprio quest’ultimo è, inoltre, autore della colonna sonora del film incentrato sulla costruzione della faraonica magione di San Jose commissionata dalla vedova convinta di essere perseguitata dagli spiriti. Partitura di genere, inquietante e caratterizzata da brani d’atmosfera pensati per amplificare la tensione che attraversa la pellicola.

 

8 – Milkshake – Riverdale cast. Da Riverdale 2 (Episodio 2)

Ce la ricordiamo tutti Kelis mentre, nel lontano 2003, si dimenava sul bancone del Tasty’s Yard intonando il ritornello malizioso di Milkshake. Uno dei brani simbolo dell’R&B del nuovo millennio appena iniziato. Quindici anni dopo la canzone rivive nella cover dal sound tipicamente anni ’50 realizzata dal cast del teen drama tinto di giallo ed ispirato dai personaggi dei fumetti della Archie Comics. Oltre all’omaggio alla cantante di Harlem la seconda stagione della serie contiene tante altre sorprese musicali, da Bittersweet Symphony a Mad World.

9 – Revelation of Immensity – Alan Silvestri. Da Cosmos. Odissea nello spazio

Alan Silvestri è uno dei più noti compositori moderni. Conosciuto ai più per le musiche della trilogia di Ritorno al futuro o Forrest Gump, l’artista però ha vinto due Emmy Awards per una score “minore”. Si tratta delle musiche per la serie tv/documentario Cosmos, distribuita dalla National Geographic e prodotta da Seth MacFarlane. La Intrada Record ha da poco reso disponibili le 16 tracce in un’edizione limitata in cd. Archi e fiati sono i protagonisti assoluti di melodie morbide e maestose.

10 – Flesh Blood Skin & Bone – WOLFF. Da Shameless 8 (Episodio 1)

Remake a stelle e strisce dell’omonima serie creata da Paul Abbott nel 2004, Shameless è arrivata alla ottava stagione mantenendo freschezza ed originalità. Merito delle vite tutt’altro che lineari della famiglia Gallagher capitanata da Frank (Willian H. Macy), figura paterna sui generis, e trainata dalla tostissima Fiona (Emmy Rossum), materna figlia maggiore. Per il loro ritorno sul piccolo schermo segnaliamo il rock blues venato di sfumature elettroniche di WOLFF.

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