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David Tennant: «Good Omens? Paradiso e Inferno non sono poi così diversi»

L’attore è protagonista dell’adattamento tv di Amazon Prime del libro di Terry Pratchett e Neil Gaiman

David Tennant sul set di Good Omens

LONDRA – Occhiali da sole, pantaloni di pelle e la musica dei Queen da ascoltare a tutto volume. Più che un demone il Crowley di David Tennant sembra una rock star. Protagonista insieme all’angelo Aziraphale interpretato da Michael Sheen di Good Omens – dal 31 maggio su Amazon Prime -, l’attore presta il volto a uno dei protagonisti del libro di Terry Pratchett e Neil Gaiman. L’ex Doctor Who torna sul piccolo schermo – dopo essersi congedato anche l’Ispettore Hardy di Broadchurch – per dar vita ad un diavolo non poi così cattivo e che, all’idea dell’imminente arrivo dell’Apocalisse, preferisce i piccoli piaceri della vita umana, tra corse in auto d’epoca e una bottiglia di vino…

David Tennant e Michael Sheen alla première di Good Omens a Londra

LA SCELTA «Perché ho detto sì a Good Omens? Neil Gaiman e Terry Pratchett. L’opportunità di lavorare sul materiale di scrittori come loro non capita così spesso. Inoltre, quando il nome di Michael è stato menzionato per la parte di Aziraphale, mi sono subito interessato. È un grandissimo talento, il tipo di persona con cui vuoi lavorare. Sembra che abbiamo interpretato questi personaggi da sempre. Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono reso conto di quanto sarebbe stato divertente perché usa la fantasia per giocare con la realtà. Terry e Neil lo hanno fanno così bene. Ci hanno dato una nuova visione del mondo in cui viviamo».

David Tennant sul set di Good Omens

ANGELI E DEMONI «I due protagonisti hanno molto in comune. Il mio personaggio ha una grande battuta in cui chiede a Aziraphale: “Il regno del terrore – era uno dei tuoi o il mio?”. Questo racchiude alla perfezione lo show. Il Paradiso e l’Inferno non sono poi così distanti come si pensa. Aziraphale e Crowley sono come La Strana Coppia. La classica accoppiata poliziotto buono/ poliziotto cattivo, anche se, sorprendentemente, non si può sempre dire quale sia l’uno o l’altro».

David Tennant alla prima di Good Omens

CROWLEY «Il mio personaggio? È come il protagonista di Sympathy for the Devil o Zelig. Non deve lavorare molto duramente per creare il caos perché gli umani lo stanno già facendo per lui. Viene ritenuto responsabile per l’Inquisizione spagnola. Non ha mai alzato un dito lì, ma è comunque felice di ottenere un riconoscimento. Gli piace la fallibilità creativa. È ciò che trova così attraente della vita sulla Terra. Il Paradiso e l’Inferno sono così binari. Non c’è poesia, spavalderia, divertimento. Ecco perché Crowley e Aziraphale vogliono salvare il mondo».

David Tennant è il demone Crowley

LE REAZIONI «Si è sempre nervosi all’idea di essere troppo pretenziosi, ma spero che le persone si divertiranno e si faranno una vera risata. Faranno un viaggio straordinario e saranno portati in posti che non si aspettavano di vedere. Proprio quando pensi di sapere dove sei, lo show ti porterà in un posto totalmente inaspettato. Spero che i Good Omens delizieranno il pubblico e potrebbero farli fermare e riflettere. Non è quello che si propone di fare, ma come tutti i migliori drammi, potrebbe regalare una pausa e far pensare alla propria esistenza».

Qui un brano della colonna sonora di Good Omens:

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