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I Golden Globes e quella quota rosa scomparsa

Ma dopo il caso Weinstein e #MeToo, che fine hanno fatto le candidature al femminile?

Rotten Tomatoes assegna uno score del 99% a Lady Bird, commedia intelligente di Greta Gerwig, in Italia dal prossimo marzo. Wonder Woman di Patty Jenkins abbatte quel paradigma secondo cui nei cinecomics la donna sia sempre la donzella da salvare. Sofia Coppola con L’inganno ha vinto la Palma come miglior regista all’ultimo Festival di Cannes. Cos’hanno in comune queste tre registe? Nessuna di loro – e aggiungeremmo anche Kathryn Bigelow con Detroit e la rivelazione Dee Rees per Mudbound– è stata candidata ai Golden Globes come miglior regista. Il che, al netto dei vari casi Weinstein e Spacey di turno, lascia quantomeno un po’ perplessi. In un momento dove l’intero sistema hollywoodiano viene scosso da accuse di molestie e abusi davanti e dietro la macchina da presa, ha del parossistico non vedere tra le candidature dei Golden almeno una regista, al posto magari di un Ridley Scott, il cui Tutti i soldi del mondo uscirà in sala il 4 gennaio e che, certo, tra Spielberg, McDonagh, del Toro e Nolan pareva il più sacrificabile.

Jessica Chastain a Washington durante la Women’s March del 21 gennaio 2017

Attenzione: qui non si parla solo di gender equality, perché, a essere onesti, c’è anche una palese mancanza di registi afroamericani (Uno su tutti? Jordan Peele con Get Out) e certamente non bisogna nominare registi donna come atto dovuto, come se fossero una categoria da proteggere, ma semplicemente di grandi nomi che agli occhi della Hollywood Foreign Press Association non sono tali. Così ci ritroviamo ad avere da un lato grandi film, egregiamente diretti, che non sono più considerati film di nicchia, ma veri e proprio successi di pubblico e critica, e dall’altra dei retaggi figli della Hollywood della Golden Age, figlia di un immaginario collettivo patriarcale e, perché no, un filo maschilista. Non a caso molte attrici, tra cui Margot Robbie e Meryl Streep, hanno deciso di sfilare di nero durante la cerimonia di premiazione dei Golden Globes, il prossimo 7 gennaio, per protesta contro le molestie e le discriminazioni. Una protesta silenziosa. Forse troppo.

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