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Edoardo Coen: «La folgorazione con Spielberg, Il Signore degli Anelli e Heath Ledger»

Hook, Peter Jackson, Dawson’s Creek: l’attore rivela a Hot Corn film del cuore, passioni e folgorazioni

Edoardo Coen prima di rispondere alle nostre domande...

ROMA – Lo abbiamo visto in Luna Park, la serie Netflix, poi lo abbiamo ascoltato durante il nostro Hot Corn Summer Fest reinterpretare a modo suo sia Oh Me dei Nirvana (che in realtà era dei Meat Puppets) che Lucio Dalla, senza dimenticare quando all’Hot Corner di Roma suonò anche Bon Iver. Così ora abbiamo deciso di mettere sotto torchio Edoardo Coen e di portarlo nella sala della nostra rubrica Io & il cinema (trovate qui le altre puntate) per costringerlo a scegliere film del cuore e passioni. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Ecco qui le sue risposte.

Edoardo Coen con Lia Grieco in una scena di Luna Park.

IL PRIMO FILM CHE MI HA FOLGORATO – «Sicuramente Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg, nessun dubbio. Ripensandoci ora, a distanza di anni, mi rendo conto di quanto questo film sia profondo e commovente, molto più di quanto sembrava allora. Un soggetto geniale, una colonna sonora epica, un cast meraviglioso, da Robin Williams a Julia Roberts e Dustin Hoffman…».

Dustin Hoffman e Robin Williams in Hook – Capitan Uncino.

IL FILM CHE NON MI STANCO MAI DI VEDERE – «Dunque, qui invece rispondo immediatamente e senza pensarci troppo: la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Niente da fare, per me vince su tutto, su qualsiasi cosa. È la storia delle storie. Ogni volta che rivedo i film – e lo faccio davvero, ciclicamente mi ricapita di riguardarli tutti e tre – mi sento arricchito come essere umano e come attore».

I ragazzi sono in giro: una scena de La compagnia dell’anello.

LA COLONNA SONORA CHE AMO… – «Tosta questa. Le colonne sonore sono il mio punto debole, potrei passare ore a parlarne. Amo i maestri come John Williams, Hans Zimmer, Howard Shore, Ennio Morricone, Danny Elfman, ma recentemente con Euphoria ho anche scoperto Labrinth. Sceglierne una è davvero impossibile. In questo periodo sono in fissa con le canzoni di Tick, Tick… Boom! di Jonathan Larsen (gran film, tra l’altro)».

LA SCENA CHE MI COMMUOVE OGNI VOLTA – «L’ultima scena di un film poco citato, Candy. Il momento finale tra Abbie Cornish e Heath Ledger, quando i loro personaggi si separano definitivamente. Non solo, quando lei esce partono le note di Song To The Siren di Tim Buckley. Quel finale fa male, ma è terribilmente giusto. Il mio guilty pleasure? Rivedere Dawson’s Creek. Tutte le puntate. E ci ho messo relativamente poco. Il mio personaggio preferito? Ma il Pacey Witter di Joshua Jackson! Secondo me, a sedici anni, tutti avremmo voluto essere un Pacey. Meglio un Pacey che un Dawson. Anche se al liceo sono stato più un Dawson che un Pacey. C’est la vie».

La grande bellezza: Heath Ledger e Abbie Cornish in Candy.

IL MIO REMAKE PREFERITO – «Forse La fabbrica di cioccolato nella versione firmata da Tim Burton con Johnny Depp al posto di Gene Wilder, anche se in generale non amo molto i remake o i rifacimenti di vecchi film. Perché? Ma perché sono sempre rischiosi, credo sia molto facile sbagliarli. Anzi, è molto più facile sbagliarli che azzeccarli…»

  • IO E IL CINEMA | Qui le altre puntate della nostra rubrica
  • VIDEO | Edoardo Coen all’Hot Corner di Roma.

 

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