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Il giustiziere della notte: Bruce Willis diventa Charles Bronson

Dal 2 marzo in sala il remake di un classico degli anni Settanta. Diretto da Eli Roth

Negli anni Settanta fu un caso non solo cinematografico, ma sociale, arrivando anche sulle prime pagine dei giornali e nei corsi di sociologia alle università: era il 24 luglio del 1974 quando Il giustiziere della notte di Michael Winner – tratto dall’omonimo romanzo di Brian Garfield – arrivò nelle sale americane raccontando la storia di un marito, Charles Bronson, che decideva di farsi giustizia da solo dopo un omicidio. Dopo il successo del primo film ci furono anche alcuni sequel più o meno fortunati, ma ora, a quarantaquattro anni dall’originale e a quindici dalla scomparsa di Bronson ecco arrivare il remake.

LA TRAMA

Il dottor Paul Kersey (Bruce Willis) è un tranquillo padre di famiglia, ma quando un gruppo di ladri entra nella sua casa uccidendo la moglie Lucy (Elisabeth Sue) e ferendo la figlia (Kirby Bliss Blanton) chiederà giustizia. Nessuno però si muoverà per catturare gli assassini della moglie e Paul si sostituirà alla legge, trasformandosi in un vigilante, giustiziere della notte, per dare la caccia a clan di spacciatori, ladri e gangster. Le sue imprese notturne attireranno l’attenzione delle forze dell’ordine, ma il detective Rains (Dean Norris), si renderà conto che Paul sta diventando un eroe per la gente comune. Ed è qui che nasce un dubbio nelle coscienze: è giusto sostituirsi alla legge e spingersi oltre?

IL REMAKE

Il remake – in Italia il 2 marzo per Eagle Pictures – è diretto da Eli Roth, regista di film slasher e horror, ultra violenti, pur con una visione interessante. Nella sceneggiatura ecco Joe Carnahan, sceneggiatore di Narc e di A-Team, ma qui fondamentale è la figura di Bruce Willis che nei prossimi mesi potrebbe avere (finalmente) il riscatto che merita. Dopo spot (italiani), flop e licenziamenti (vedi il penultimo film di Woody Allen) sia Il giustiziere della notte che Glass potrebbero farlo ritornare agli antichi fasti. Senza dimenticare che in lavorazione c’è sempre Die Hard Year One con l’amato John McClane.

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