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David Cronenberg, il suo cyber-cinema e l’omaggio di Venezia 75

Masterclass e Leone d’Oro alla carriera per il regista di Videodrome e A History of Violence

È vero, la rosa di nomi passati al Lido quest’anno sono di grande caratura. L’attesa, dunque, ha pienamente rispettato le attese: l’inaugurale First Man di Damien Chazelle, il remake – firmato Luca Guadagnino – di Suspiria, cult del cinema horror diretto da Dario Argento, senza dimenticare poi la mini-serie western dei fratelli Coen, The Ballad of Buster Scruggs, oppure il film Netflix, diretto da Cuaron, Roma. E, mentre sono già partite le scommesse per chi sarà a vincere il Leone d’Oro, la Mostra è pronta a (ri)trovare, a sette anni dall’arrivo per A Dangerous Method, un grande autore del cinema contemporaneo.

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David Cronenberg e Viggo Mortensen. Il set è quello di A Dangerous Method.

Infatti, al Lido, per i nostalgici e gli amanti del grande cinema passato (e anche un po’ del presente, a dirla tutto), spicca l’evento forse più romantico che, da anni, conclude il festival: il Leone d’Oro alla Carriera, quest’anno assegnato proprio a David Cronenberg. L’assegnazione del prestigioso premio, ha il sapore di una “cerimonia di investitura”, in onore di uno dei più grandi autori del cinema che, con il suo body horror, capace di farsi cantore visionario dell’era tecnologica e cibernetica, ha portato sullo schermo le più inquietanti ossessioni dell’individuo contemporaneo, con uno sguardo sempre fortemente personale e, soprattutto, volto e rivolto a quel futuro costantemente in agguato.

David Cronenberg e Ralph Fiennes sul set di Spider.

Quel regista canadese che, riversando sulle immagini la sua immaginazione sci-fi – anarchica, personale, riconoscibile – si è, di diritto, ritagliato un posto nella storia della Settima Arte, per aver firmato capolavori come Videodrome, Il Pasto Nudo, A History of Violence, ma anche il meno celebrato M. Butterfly, così come il discusso Cosmopolis. E un po’ a sorpresa, sarà la proiezione di M. Butterfly, pellicola basata sull’omonima pièce teatrale del drammaturgo statunitense David Henry Hwang, ad accompagnare il regista (la proiezione, sempre in Sala Grande, sarà per domani, 6 settembre), protagonista di una Masterclass che si tiene oggi presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema.

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David Cronenberg e Robert Pattinson, insieme per Cosmopolis.

Cronenberg, nell’accettare la proposta fattagli dal direttore della Mostra Alberto Barbera, ha dichiarato entusiasta: «L’ho sempre amato. Un leone che vola su ali d’oro – è l’essenza dell’arte, non è vero? L’essenza del cinema. Sarà davvero entusiasmante riceverlo». Con un appunto: la rivincita di Cronenberg nei confronti della critica mondiale – troppo spesso il suo genio ribelle era stato relegato nel mero cinema d’exploitation – passa per la Mostra di Venezia attraverso un percorso di rivalutazione globale di tutta la poetica cronenbergiana, di cui questo Leone d’Oro è orgoglioso portavoce.

Scoprite con noi #Venezia75

E se volete rivedere i film di Cronenberg, li trovate su CHILI: Cosmopolis, La Promessa dell’Assassino, Spider, La Mosca, Il Pasto Nudo

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