ROMA – Bestiari, Erbari, Lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti è un documentario “enciclopedia”, diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quegli “sconosciuti” e per certi versi alieni mondi, fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari un documentario poetico d’osservazione all’interno dell’Orto Botanico di Padova; Lapidari, infine, un film industriale sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Un coro unico di protagonisti, attraverso multiformi voci e suoni, racconta di noi e preserva il nostro sapere. Il documentario, selezionato Fuori Concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia arriverà nei cinema a partire dal 5 ottobre distribuito da Luce Cinecittà.
- HOT CORN TV | D’Anolfi e Parenti all’Hot Corner di Venezia 81
- VIDEO | Qui per la clip di Bestiari, Erbari, Lapidari:
Lascia un Commento