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Tra poesia e dura realtà | Aspromonte – La Terra degli Ultimi raccontato da Mimmo Calopresti

Il regista calabrese narra una terra piena di contraddizioni ispirandosi al romanzo di Pietro Criaco

Aspromonte
Il cast di Aspromonte - La terra degli ultimi

ROMA – Chi nasce in Calabria sa che deve lavorare di più e meglio per affermare la propria identità. Alle volte la soluzione più semplice è quella di andarsene e trovare altrove nuove possibilità per vivere meglio. Chi vi scrive, ad esempio, è figlia di persone negli anni ’60 hanno lasciato questa regione bellissima, stretta tra due mari, per andare a Roma e giocarsi le proprie carte in un ambiente più grande, competitivo, dov’è facile perdersi senza una bussola ben orientata. Dunque, rimanere o andarsene? Sono due forze che hanno pari valore e che Mimmo Calopresti drammatizza con grande cura nel suo ultimo film, Aspromonte – La terra degli ultimi.

Aspromonte
Francesco Grillo e Francesco Colella

Tratto dal libro di Pietro Criaco, Via dall’Aspromonte, è una storia di desideri da realizzare e diritti da conquistare, a partire dalla sacrosanta esigenza di stare bene in quella che è considerata a tutti gli effetti una casa. Forse inospitale, ma pur sempre un posto in cui riconoscersi. «Qui sono nato e cresciuto. In questo posto lascerò il mio cuore. Niente di quanto racconterò gli assomiglierà veramente. Adesso posso appena sussurrarlo: Africo è il mio paese» dice Andrea, il protagonista del romanzo parlando, appunto, della sua casa.

Aspromonte
Sergio Rubini è Don Totò

Un paesino di 300 anime «sperse su una montagna ben esposta al sole dell’Aspromonte». Chi sono i protagonisti della storia? Sono donne e uomini come tanti che devono lottare quotidianamente per non soccombere davanti all’indifferenza dei politici e dei malavitosi, che fanno a pugni con la desolante sensazione che mai niente cambierà. Tra loro c’è anche il Poeta (Marcello Fonte), l’unico che sa leggere e scrivere e che ama sul serio quel piccolo mondo isolato da tutto il resto.

Aspromonte
Marcello Fonte

Africo negli anni ’50 non sa cosa sia il Boom. Il miracolo economico non esiste. Non esistono nemmeno le strade e quando una donna muore di parto perché il medico non riesce ad arrivare in tempo, si capisce fin troppo bene a cosa somigli l’inferno. C’è però qualcosa che può salvare tutti: l’ostinata volontà di vivere e non solo sopravvivere. La forza che spinge il padre di Andrea, Peppe, e tutti gli altri abitanti a costruirsela da soli quella strada, una linea liscia e lunga che dovrebbe unire il loro paese al mare.

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Valeria Bruni Tedeschi è Giulia

Dal Nord nel frattempo arriva Giulia, la nuova maestra elementare, una donna dall’accento misterioso che desidera insegnare ai suoi ragazzi quanto possa essere bello conoscere. Perché solo la cultura può rendere davvero liberi. E gli esseri umani liberi non hanno paura. Anche di quelli, come Don Totò, che vorrebbero mantenere tutto uguale. Eccolo, il Sud. Una terra orgogliosa che rischia di diventare prigione, un luogo che possiede un’energia incredibile, talmente grande da travolgere vite, passioni, sogni, desideri. Un’occasione da prendere al volo o da lasciare senza rimpianti.

Aspromonte
Una scena di Aspromonte – La terra degli ultimi

Tra western e neorealismo, la Calabria di Calopresti è quanto mai aderente alla realtà storica. Il Sud che la accoglie è uno spazio che solo i coraggiosi sanno abitare, proprio come il personaggio interpretato da Valeria Bruni Tedeschi, ispirato all’illuminata figura di Umberto Zanotti Bianco, politico che dedicò la sua vita ad una piena realizzazione del Mezzogiorno, soprattutto attraverso opere di alfabetizzazione mirata per adulti e bambini. «Alla fine, è un film che è il percorso di vita di un ragazzo che vuole cambiare il proprio destino, che intraprende un percorso di crescita e riscatto da una situazione difficile, che crede a una strada che lo possa portare verso la modernità», racconta Calopresti. La modernità è lontana da Africo, ma le sue radici sono in Aspromonte.

Qui potete la nostra intervista in redazione a Marcello Fonte e Mimmo Calopresti:

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