ROMA – «Tanti riferimenti che ci sono nel film sono esperienze nella mia memoria fatte da regista con i detenuti. Dal gatto Ulisse al transessuale nel carcere di Rebibbia. Rimasi colpito dall’attenzione che hanno avuto per il mio lavoro. Molto maggiore di quella che c’è nella realtà libera. Ho percepito la loro sete di avere notizie dal fuori, dalla libertà. Da lì è nata l’idea di mettere in scena questa storia che raccontasse l’incontro di tre esclusioni: fisica, affettiva e lavorativa». Andrea Papini racconta la genesi de I Nostri Ieri, film che dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma ad Alice nella Città arriva ora al cinema. Protagonisti Peppino Mazzotta, Francesco Di Leva, Daphne Scoccia, Denise Tantucci, Teresa Saponangelo e Maria Roveran. «Ho lavorato molto con Andrea prima di arrivare sul set a livello di scrittura», ci racconta l’attrice, «Ma, fino a quando non ti trovi lì e non incontri l’altro, non nasce il personaggio. Il mio lavoro si esplica nel “qui e ora” quando mi trovo sul set con Francesco e proviamo la costrizione fisica di un luogo molto stretto che rivela un personaggio anche nella sua essenza emotiva. Noi facciamo un lavoro animale, di squadra….».
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La video intervista per I Nostri Ieri è di Manuela Santacatterina:
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