ROMA – «Mi è capitato già in passato di fare dei film in cui l’ambientazione è stata ricostruita da zero e ti porta in un mondo irreale. Questa cosa, per certi, aspetti ti aiuta anche ad entrare in contatto con la realtà che avevano immaginato di raccontare i registi. Inoltre è molto divertente, ti fa spaziare, e ti aiuta a creare un processo creativo del personaggio più veloce». Alessio Lapice racconta così a Hot Corn dell’importanza di ritrovarsi su un set ricco di dettagli come quello di Diabolik – Ginko all’attacco!, il secondo capitolo diretto dai Manetti Bros. dedicato al personaggi dell’omonimo fumetto in sala dal 17 novembre, in cui la Clerville immaginata dalle sorelle Giussani sessant’anni fa viene ricostruita con dovizia di particolari.
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La video intervista ad Alessio Lapice è a cura di Manuela Santacatterina:
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