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Alberto Sordi | I 100 anni di una leggenda celebrati da una mostra unica

Boom di prenotazioni per la mostra che celebra Albertone. Quando? Dal 7 marzo al 29 giugno

Alberto Sordi
Alberto Sordi sorridente in una pausa sul set di un film.

ROMA – Federico Fellini e Alberto Sordi. Fratelli, amici, colleghi. Cresciuti insieme facendo (un po’) la fame e impietosendo ristoratrici dal cuore d’oro che sotto la pasta nascondevano una bistecca con un uovo. Talmente uniti che, a un certo punto delle rispettive carriere – leggasi Lo sceicco bianco e I vitelloni – non potevi pensare all’uno senza immaginare anche l’altro. Non è un caso che in questi giorni di festa per il centenario della nascita del regista si inizino a presentare anche le iniziative per la celebrazione dei cento anni di Alberto Sordi. La più bella? La possibilità di visitare la casa museo dell’attore, una villa bellissima che si affaccia sulle Terme di Caracalla a Roma.

Alberto Sordi
Sordi abbraccia le sorelle Savina e Aurelia, che bacia sulla guancia. 1965

Piazzale Numa Pompilio. Per anni, ogni romano passando là sotto, imbottigliato nel più assurdo degli ingorghi, tra parole non proprio soavi e rabbia, si è fermato a pensare che lassù c’era Albertone. E per uno strano meccanismo di empatia si finiva per non sentirsi più soli. Dunque, dal 7 marzo al 29 giugno la villa romana di Alberto Sordi sarà per la prima volta aperta al pubblico. E il pubblico non si è certo fatto attendere visto che sono già oltre diecimila le prenotazioni arrivate da tutta Italia per la Mostra Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020. Un’esposizione senza precedenti che darà la possibilità a tutti di immergersi nella vita di Sordi, curiosando tra stanze e cimeli preziosi.

Alberto Sordi
Sordi sul terrazzo della sua villa romana durante una intervista. Era il 1974

Sarà quindi possibile visitare i vari ambienti della casa, progettata negli anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici, e del giardino. Ma non è tutto. Il Teatro dei Dioscuri, al Quirinale, ospiterà una seconda sezione della Mostra, con un approfondimento su Storia di un italiano, il programma televisivo degli anni Settanta scritto assieme a Giancarlo Governi e Rodolfo Sonego che ha contribuito ad alimentare il mito Sordi. Una Mostra imperdibile, dunque, non solo per gli appassionati dell’Albertone nazionale, ma per tutti coloro che desiderano conoscere qualcosa in più dell’uomo dietro al grande artista.

Alberto Sordi
Sordi in casa con i suoi cani.

«Ho cercato di rispettare gli ambienti che sono rimasti intatti dopo la morte, così come lui li aveva voluti e vissuti. Questa mostra ci permette di scoprire un Sordi che va oltre i successi e la fama e di conoscere storie che circolavano a proposito del suo privato», spiega a proposito della mostra il curatore, Alessandro Nicosia. Se avete voglia di curiosare nel luogo più amato da Sordi, allora, potete prenotare il vostro biglietto. Obbligatorio, ma siamo sicuri che non sarà affatto faticoso, anche un ripasso dei film più belli di Albertone.

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Qui potete ascoltare Rugido do leao di Piero Piccioni, sigla di Storia di un italiano

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