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Da Alanis Morissette a Bon Iver: la playlist di Hot Corn

Ovvero: il meglio della settimana ascoltato dalla redazione in film e serie tv

1 – Hand In My Pocket – Alanis Morissette. Da Lady Bird

Jagged Little Pill, terzo lavoro in studio di Alanis Morissette, è uno degli album simbolo degli anni Novanta. Dentro, ci sono brani come Ironic, You Oughta Know e Hand in my pocket. E proprio quest’ultima, strizzando l’occhio al testo della più militante Ain’t Got No, I Got Life di Nina Simone, racchiude alla perfezione la confusione e lo smarrimento con i quali tutti, prima o poi, ci troviamo a fare i conti. Specie se adolescenti, come nel caso di Saoirse Ronan in Lady Bird di Greta Gerwig che ha incluso il brano nel film.

2 – Police brutality – Danny Bensi & Saunder Jurriaans. Da LA 92

La prima stagione di American Crime Story, dedicata al caso O.J. Simpson, si apriva con delle immagini di repertorio relative alle rivolte di Rodney King. Sommosse a sfondo razziale che, nel 1992, bloccarono Los Angeles per sei giorni ma anche tristemente analoghe – basti pensare a Ferguson o Charleston – all’America di oggi. Ce lo dimostra anche il documentario di Daniel Lindsay e T.J. Martin (ne abbiamo parlato qui) la cui colonna sonora sfrutta archi e synth per accentuare il senso di angoscia, rabbia e inquietudine che suscita l’opera.

3 – Drift Apart – Robert Parker. Da Videoman

Un collezionista di vecchie VHS, un tempo proprietario del miglior videonoleggio del Paese, e una donna ossessionata dagli anni ’80 sono i protagonisti del nuovo film dello svedese Kristian A. Söderström. Una dramedy venata di sfumature thriller che vedrà i due iniziare una relazione sentimentale messa alla prova dalla sparizione di una videocassetta dal consistente valore economico. Il synth e le sonorità elettropop sono alla base dei componimenti originali firmati da Robert Parker. Un nostalgico e scanzonato sguardo al passato.

4 – Paris, Texas – Ry Cooder. Da Paris, Texas

Wim Wenders alla regia in un film scritto (e dettato al telefono) da Sam Sheperd, girato tra il Messico e uno degli stati più polverosi d’America. Il risultato è Paris, Texas, Palma d’oro nel 1984 a Cannes. La colonna sonora è affidata a uno dei più grandi chitarristi contemporanei: Ry Cooder. Per il tema principale del film, il musicista si è lasciato ispirare dal gospel blues struggente, malinconico eppure profondamente vivo di Dark Was the Night, Cold Was the Ground di Blind Willie Johnson. Da riascoltare in vinile, dal 2 marzo grazie a Real Gone.

5 – ___45___ – Bon Iver. Da This Is Us – Seconda Stagione

Inutile girarci intorno, i Pearson e la loro storia, passata e presente, sono già un classico moderno del piccolo schermo. Un racconto corale, trainato dal capofamiglia Jack, interpretato da Milo Ventimiglia. La seconda stagione della serie NBC ideata da Dan Fogelman ci accompagnerà fino ad aprile e noi ne approfittiamo per riascoltare l’indie folk del gruppo capitanato da Justin Vernon grazie al singolo contenuto nel loro terzo album, 22, A Million, pubblicato nel 2016. Influenze soul e free jazz per un brano ricco di sperimentazioni.

6 – The Alien – Ben Salisbury e Geoff Barrow. Da Annientamento

Dopo il fortunato esordio alla regia nel 2015 con Ex Machina, Alex Garland è tornato dietro la macchina da presa per dirigere Natalie Portman in Annientamento. Trasposizione del romanzo che apre la trilogia dell’Area X firmata da Jeff VanderMeer, il film verrà distribuito a breve su Netflix. A curare la colonna sonora, Garland ha chiamato ancora una volta il duo di compositori inglesi Ben Salisbury e Geoff Barrow (dei Portishead). Elementi elettronici e distorsioni mixate con chitarra acustica e percussioni minacciose.

7 – Mundialito – G. e M. De Angelis. Da L’allenatore nel pallone

Un cult della commedia italiana degli anni ’80 che deve molto del successo ottenuto al suo protagonista. Stiamo parlando, naturalmente, di Oronzo Canà, l’allenatore di calcio interpretato da Lino Banfi che si ritroverà improvvisamente catapultato in serie A alla guida della fittizia Longobarda. La Beat Records, a trentaquattro anni dall’uscita in sala del film di Sergio Martino, ha pubblicato la colonna sonora integrale composta da Guido e Maurizio De Angelis e fortemente debitrice alle sonorità brasiliane.

8 – Lisa Undead – Humans. Da Dead Shack

Un tranquillo weekend in baita… circondati dagli zombie. Questa, in estrema sintesi, è la trama dell’horror comedy diretta da Peter Ricq. Protagonisti un gruppo di ragazzi che dovranno proteggere i loro genitori sia dagli affamati morti viventi che dalla loro vicina. La score è opera del duo canadese Humans. Un sound electro-indie, caratterizzato da synth e drum machine che ricorda una versione più aspra e oscura delle musiche originali di Stranger Things.

9 – I want candy – Bow Wow Wow. Da Ash vs. Evil Dead 3

La serie tv comedy-horror creata da Sam e Ivan Raimi, sequel della saga La Casa, è arrivata alla terza stagione. Protagonista, neanche a dirlo, l’eroe imperfetto Ash Williams interpretato dal grande Bruce Campbell. Nelle nuove avventure che lo attendono, Ash è accompagnato da un numero considerevole di brani. Abbiamo scelto un classico dei The Strangelovers, I want candy, nella versione della band inglese fondata da Malcolm McLaren. La stessa prediletta da Sofia Coppola per il suo Marie Antoinette del 2006.

10 – The Piano Theme – Rob Simonsen. Da Tully

Dopo Juno e Young Adult la coppia composta da Jason Reitman e Diablo Cody torna a collaborare per quello che si preannuncia essere uno dei titoli più attesi dell’anno. Si tratta di Tully, commedia con Charlize Theron, madre esausta di tre bambini, e Mackenzie Davis, giovane babysitter. Nel trailer è possibile ascoltare uno dei brani scritti da Rob Simonsen per la colonna sonora, composizione per piano che ricorda una ninna nanna fiabesca. Semplice quanto geniale.

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