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Ceremony | Uma Thurman, il giovane Holden e quell’amore impossibile

Tra Paul Simon, Happy Days e J.D.Salinger: un inedito che dovreste recuperare in streaming

Ceremony
Uma Thurman e Michael Angarano in Ceremony.

ROMA – L’amore vero esiste. O forse no. Anzi, potrebbe essere tutto un inganno, di quelli ben orchestrati, che sembrano funzionare perfino quando, alla fine, il destino pare crollare inesorabilmente. Ecco, allora mettetevi per un attimo nei panni di un sognatore, romantico e illuso, una sorta di giovane Holden Caufield fuori tempo massimo che un giorno si vede recapitare a casa un biglietto con scritto: «Non cercarmi più. Tra una settimana mi sposo». Bene, come la prendereste? Lottereste fino alla fine oppure lascereste andare quello che, almeno nell’immediato presente, credete sia l’amore più grande che possa esistere? Una domanda che gira e rigira nel bello, inedito, e molto molto sottovalutato Ceremony, film che ora finalmente potete ripescare su Prime Video e Rakuten.

Michael Angarano e Reece Thompson alle prese con il loro viaggio

Un piccolo titolo indipendente datato 2010, presentato addirittura a Toronto ai tempi e diretto con bravura da Max Winkler – ovvero il figlio di Henry Winkler alias Fonzie di Happy Days, che adesso ha appena giratoFeud: Capote vs. The Swans. Fortemente consigliato da Hot Corn, Ceremony ha per protagonista Sam Davis – ovvero Michael Angarano, bravissimo e sempre sottoutilizzato – un newyorkese che senza dubbio è un pizzico egocentrico, ma ha una profonda fantasia, che si guadagna da vivere – o almeno ci prova – con libri e storie per bambini. Un hipester con baffetto e occhiali cool che cerca di vivere secondo le citazioni che ama e che – di base – giudica gli altri.

L’amore di Sam: Zoe alias Uma Thurman

Sam, guascone dalla parlata veloce, con la sicurezza di credere in ciò che vuole, convince e si fa accompagnare dal suo indolente miglior amico Marshall (Reece Thompson) in un weekend fuori porta, omettendo però il motivo del viaggio: vicino al loro albergo, c’è il ricevimento di nozze di Zoe – interpretata da Uma Thurman, il nome del personaggio non è casuale – musa ispiratrice e affezionata lettrice, che ha fatto di Sam il suo fugace (e giovanissimo) amante. Con il suo completo a coste rosso-bordeaux, l’espressione spiegazzata e l’aria da tenero immaturo, il personaggio di Angarano colpisce subito, praticamente un Holden 2.0: tenace, innamorato, idealista, bugiardo, disperato. Rappresenta l’amore nella sua essenza, quella cieca e soggettiva, che sbraccia, non si accorge dell’evidenza, crede nella favole, nella possibilità che la vita (vera) possa andare secondo i piani. Prima o poi.

Ceremony
La coppia che non sarà: Uma e Angarano.

Potrebbe bastare? Certo che no, perché l’amore distruttivo, pur essendo (forse) il più bello di tutti, porta crudelmente alla disfatta. Con una bella fotografia (William Rexer), una colonna sonora da mettere immediatamente tra le playlist preferite (Pete Townshend, Ezra Koening che rilegge Papa Hobo di Paul Simon!, Eric Burdon e i suoi Animals, Ringo Starr) e una storia intima in cui è facile specchiarsi e rivedersi, Ceremony unisce speranza e rassegnazione, commedia e dramma, declinazioni sentimentali e personali, resilienza all’amore e brutale verità, combattuta fino alla fine, in un’estenuante battaglia. Vinta? Come sempre, dipende dalle prospettive. Un film piccolo, necessario, delizioso.

  • RE-VISIONI | La commedia più sottovalutata? Vero come la finzione
  • VIDEO | Qui il trailer originale di Ceremony:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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