Ewan McGregor: «Obi-Wan Kenobi? Una serie epica. E finalmente si rivalutano i prequel…»

ROMA – «Eccolo, dopo tanti anni Obi-Wan è tornato… E io non vedevo l’ora!». Ewan McGregor, in occasione del press day di Obi-Wan Kenobi, non nasconde un filo di emozione mentre racconta com’è stato tornare nei panni del Maestro Jedi. La serie in sei episodi, disponibile su Disney+, è diretta da Deborah Chow e scritta da Joby Harold e si colloca dieci anni dopo gli eventi di Star Wars: Episodio III – La Vendetta dei Sith. Il filo della storia torna dunque tra le dune di Tatooine, con Obi-Wan tormentato dalla passaggio al lato oscuro di Anakin divenuto Darth Vader che, per l’occasione, torna ad essere interpretato da Hayden Christensen.

Ewan, finalmente torni ad essere Obi-Wan. Com’è stato tornare Jedi?
«Beh, è ​​stato un processo molto lungo e lento. Per anni, alla fine di ogni intervista che ho fatto, mi sono state poste due cose; farei il seguito di Trainspotting e tornerai in Star Wars. Erano sempre le ultime due domande, mentre l’addetto stampa faceva capolino dalla porta dicendo: “Questa è l’ultima domanda!”. E così, ho iniziato a rispondere onestamente e penso di essere diventato più consapevole dell’affetto dei fan. All’inizio non avevo sentito tutto questo, ma gradualmente ho iniziato a capire che alla gente piacevano davvero quei film, e che significavano molto per quella generazione. Così, la Disney, che aveva percepito la mia voglia di tornare ad essere Obi-Wan, mi ha chiesto se ero di nuovo pronto ad esserlo. Dopo aver esplorato diverse trame, abbiamo realizzato un’ottima storia che si pone tra l’Episodio III e l’Episodio IV».

Nella serie troviamo un Obi-Wan diverso, giusto?
«Penso a quello che succede alla fine dell’Episodio III, La vendetta dei Sith. L’ordine Jedi è quasi distrutto e coloro che non vengono uccisi si sono nascosti. Quindi, per dieci anni Obi-Wan si è nascosto. Non riesce a comunicare con nessuno dei suoi vecchi compagni e vive una vita piuttosto solitaria. Non è in grado di usare la Forza. In un certo senso, ha perso la fede. È come qualcuno che si è allontanato dalla propria religione. E l’unica responsabilità della sua vita passata è occuparsi di Luke Skywalker. Quindi, questo è il suo unico tipo di legame con il passato. È stato interessante prendere un personaggio che conosciamo e amiamo, fin dalla creazione del personaggio con Alec Guinness. Pensando a tutto il lavoro fatto negli Episodi I, II e III. Poi, oggi, il solo fatto di essere vicino ad Alec Guinnes per età, è qualcosa di interessante».

Com’è stato tornare a lavorare con Hayden Christensen?
«Abbiamo realizzato gli episodi II e III insieme e li abbiamo realizzati in Australia. Quindi, eravamo entrambi fuori casa e abbiamo avuto così tanto tempo ad allenarci per i combattimenti e poi, a stare insieme sul set. Ma anche, poiché eravamo così lontani da casa, abbiamo trascorso molto insieme fuori dal lavoro. Nel corso degli anni ci siamo persi di vista. Non vedevo Hayden da anni. Quindi, quando l’ho visto di nuovo e ho potuto parlare di questo progetto con lui, è stato molto, molto eccitante. È stato fantastico. E quando recitavamo insieme, era come stare ina una sorta di distorsione temporale. Diciassette anni dopo che non sembrano passati».

Girando la serie hai ritrovato le sensazioni dei prequel? Quanto ha significato questo per te?
«Sì, significa molto. Perché una delle cose difficili dell’essere in quei film era che fossero dei prequel ma che in forse non lo erano. Apparentemente non sono stati ben accolti perché non c’erano i social media. Non c’erano strade dirette per i fan. E inoltre, i vecchi fan erano bambini nel 1971. Avevo sette anni quando uscì Una Nuova Speranza, e ricordo la sensazione e il mio rapporto con Star Wars. Voglio dire, una delle cose pazze dell’essere in Star Wars ora è che c’ero anche quando ero piccolo. E così, una volta che quei ragazzi della mia età, quando sono usciti i prequel, sono cresciuti e ho potuto incontrarli e ho iniziato a sentire che alla gente piacevano davvero. I fan di Star Wars sono incredibilmente appassionati e sono probabilmente alcuni dei fan più caparbi del mondo. E così fare la serie di Obi-Wan è davvero eccitante».

Invece, il tuo capitolo preferito di Star Wars?
«Il mio preferito è Una Nuova Speranza, perché è quello che che ha cambiato la mia vita, suppongo, in molti modi. Ma, sai, da bambino guardando quel film e quando sento le parole Star Wars, penso sempre a C3PO e R2D2 che attraversano il deserto. Questa è la prima immagine…»

Qui il trailer di Obi-Wan Kenobi con Ewan McGregor: