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Black humour e (finalmente) Kaley Cuoco: ma cos’è L’Assistente di Volo?

Lo show diverte, intrattiene e funziona. Il merito? Soprattutto della protagonista, finalmente sola

L'assistente di volo - The Flight Attendant
L'assistente di volo - The Flight Attendant

ROMA – Il divertissement che mancava, oggi, nella sconfinata scelta seriale? L’assistente di volo – The Flight Attendant di Steve Yockey. Lo show, targato HBO Max (e in Italia su Sky Serie e NOW), andrebbe visto essenzialmente per due motivi: il primo? Nonostante abbia un plot esplicitamente thriller, non si prende sul serio. Anzi. Il secondo è – ovviamente – Kaley Cuoco: la Penny di The Big Bang Theory finalmente ha mollato i nerd più amati della tv per immergersi totalmente in un ruolo diametralmente opposto. Per l’appunto, nello show ideato da Yockey nonché basato sull’omonimo romanzo di Chris Bohjalian, la brava Kaley diventa Cassie, hostess da first class che – tra un volo e l’altro – ama particolarmente divertirsi e bere molto (molto) più del dovuto.

Kaley Cuoco è Cassandra "Cassie" Bowden ne L'assistente di volo
Kaley Cuoco è Cassandra “Cassie” Bowden ne L’assistente di volo

Fin qui nulla di strano, certo, ma le cose precipitano quando la nostra Cassie si sveglia in una stanza d’albergo di Bangkok in preda all’hangover della notte precedente. La testa fa male, la nausea toglie il fiato, la camera è in disordine e… nel letto c’è l’uomo con cui ha passato la notte con la gola tagliata. Morto stecchito. In preda al panico, senza ricordare nulla, ripulisce il luogo del crimine e si imbarca per New York City. Ma l’FBI è sulle sue tracce e ci mette poco a rintracciarla. Cosa è successo quella notte? Chi era quell’uomo, incontrato da Cassie sul volo per Bangkok? E, soprattutto, è stata davvero lei a ucciderlo?

l'assistente di volo
Kaley Cuoco e Michiel Huisman

Certo non vi sveliamo cosa accade nelle otto puntate, ma è certo che nulla è come può sembrare. A cominciare dai flashback che tornano prepotenti nella mente di Cassie: piano piano la nebbia si dirada e, insieme a lei, capiamo meglio cosa è successo nell’incipit di una serie che scherza con uno degli archetipi narrativi per eccellenza, il doppelgänger. Eppure, in L’assistente di volo – The Flight Attendant non sono i toni da crime che catturano l’attenzione, bensì un certo umorismo (nero) che pervade dall’inizio alla fine, sospinto proprio dalla presenza meta-fisica dell’uomo assassinato (Michiel Huisman) che, in un modo o nell’altro, aiuta la disastrosa Cassie a venir fuori dal drammatico impasse.

L'assistente di volo - The Flight Attendant
Una scena della serie

E poi l’assistente di volo di Kaley Cuoco dimostra ancora una volta che le risate non sono materia esclusivamente per gli uomini: Cassandra “Cassie” Bowden ha la faccia giusta e lo spirito perfetto per essere contemporaneamente amabile e detestabile, affascinante e spiritosa. Insomma, lo show di Steve Yockey – un po’ per la storia, un po’ per la protagonista – ci spinge a voler andare avanti, divorando gli episodi, per capire cosa si nasconde dietro un thriller che, a modo suo, riscrive le regole del gioco finendo per omaggiare Alfred Hitchcock. Addirittura? Sì. In fondo, il black humour lo ha inventato lui.

Qui il trailer de L’Assistente di Volo:

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