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I, Tonya – La Vera Storia di un grande Scandalo Sportivo

Un film cattivo e sulla cattiveria per sentirsi più buoni ed allontanare catarticamente gli istinti peggiori.

La trama, ispirata a una storia vera, racconta uno dei più grandi scandali sportivi che siano mai accaduti nella puritana America degli anni 90, condita da cattiveria e un pizzico insana follia.

LA TRAMA

Tonya Harding (Margot Robbie) nei primi anni 90 era una delle più grandi pattinatrici su ghiaccio degli Stati Uniti e si preparava a vincere ai giochi Olimpici. Cresciuta con una madre (Janney Allison) super competitiva e anaffettiva, allevata per essere una campionessa – costi quel che costi – la vittoria alle Olimpiadi non è un obiettivo, ma LO SCOPO di Tonya e per raggiungerlo è disposta a tutto, come mamma insegna. Se, quindi, per vincere le Olimpiadi bisogna eliminare dalla competizione la più temibile rivale, così deve essere fatto e Tonya, sostenuta da suo marito con Jeff Gillooly (Sebastian Stan) con il quale ha un rapporto conflittuale (se sparare al proprio marito può essere definito conflittuale), assolda un uomo per ferire e mettere fuori gioco (letteralmente) la pattinatrice Nancy Kerrigan.

Il film, diretto da Craig Gillespie, distribuito in Italia da Lucky Red e nelle sale statunitensi dal 8 Dicembre 2017, si presenta come imperdibile. Il 22 marzo uscirà nelle sale italiane.

Il film vale la pena di essere visto sicuramente per la trama: niente buonismi e personaggi edulcorati. A partire dalla madre e dalla protagonista per finire con i personaggi secondari, tutti emanano una cattiveria quasi grottesca, puramente mossi da biechi interessi personali ed egoistici. E’ un film politicamente scorretto, soprattutto se calato nell’America super salutista e buonista di oggi. LaVona Golden, la madre di Tonya, mentre sbraita contro la figlia ha sempre la sigaretta che le pende da un angolo della bocca. Anche Tonya fuma durante le pause delle gare e spegne le sigarette sotto la lama dei pattini… ed è animata da uno spirito per niente sportivo (con buona pace di de Coubertin), oltre ad essere molto poco amorevole anche nella vita privata. Ma ciò che che sicuramente vale il prezzo del biglietto sono i look dei portagonisti e la musica. La bravissima Margot Robbie esibisce spalline e un meraviglioso trucco anni 90, con tanto di rossetto prugna, un must di quegli anni, mentre Sebastian Stan sfoggia un bel paio di baffoni. A coronare il tutto i capelli con la permanente, gli occhialoni della madre, sigarette come quando non c’erano leggi contro il tabacco (e si poteva fumare ovunque) e la musica dei Chicago.

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