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Ticket to Paradise | Julia Roberts e George Clooney per una rom-com vecchio stile

Ol Parker rende omaggio alle commedie romantiche degli anni Novanta, in sala dal 6 ottobre

Una commedia vecchio stile nel paradiso dei tropici: Ticket to Paradise
Una commedia vecchio stile nel paradiso dei tropici: Ticket to Paradise

MILANO – È da tempo che le belle rom-com di una volta, le commedie romantiche che hanno raggiunto il loro apice negli anni Novanta, non passano per le sale dei cinema. Da una decina d’anni a questa parte, la commedia si è rintanata sulle piattaforme streaming, salvo qualche saltuario caso che è riuscito a finire sul grande schermo. Forse ha ragione George Clooney quando, parlando al New York Times, dice: «Non abbiamo apprezzato il raccolto eccezionale di commedie romantiche che avevamo allora». E allora ci ha pensato Ol Parker a rendere loro giustizia e a omaggiarle. Ticket to Paradise arriva nelle sale italiane – non poteva fare altrimenti – carico di star power, a partire dai suoi protagonisti: George Clooney e Julia Roberts.

Julia Roberts e George Clooney sono i protagonisti di Ticket to Paradise
Julia Roberts e George Clooney sono i protagonisti di Ticket to Paradise

Era dai tempi di Ocean’s Twelve che i due non si ritrovano a condividere le scene, soprattutto quando entrambi sono stati lontani dalla commedia per diversi anni. Ma la cosa non si nota, e nel film si calano nei dialoghi scattanti e nei gesti della commedia con naturalezza. Ol Parker, già regista di Imagine Me & You e Mamma Mia! Ci risiamo, torna alla commedia vecchia scuola per creare un film che, davvero, avrebbe potuto essere realizzato anche venti o trent’anni fa. Insieme ai due divi di Hollywood, anche Kaitlyn Denver, Billie Lourd, Maxime Bouttier e Lucas Bravo.

Julia e George sono Georgia e David, una coppia felicemente divorziata dopo il matrimonio quando ancora troppo giovani. L’unica cosa che li accomuna ancora, a quanto sembra, è la figlia Lily (Kaitlyn Denver), che si è appena laureata con il massimo dei voti alla scuola di legge e come regalo ha ottenuto un viaggio a Bali con la sua migliore amica. Georgia e David sognano già per lei un futuro brillante negli Stati Uniti, ma i tropici sembrano avere altri piani: Lily si innamora di un pescatore di alghe e decide di rimanere lì per sposarlo. La commedia ci mette davvero poco per imbastire la sua trama: nonostante riescano a malapena a sopportarsi, i due sofisticati genitori devono unire le forze per impedire che avvenga.

Ticket to Paradise non è certo la novità che rivoluzionerà il genere, e la cosa più bella è che nemmeno vuole esserlo. Per una volta i cliché non sono lì per sopperire a una mancanza nella sceneggiatura, ma perché senza di questi il film non funzionerebbe come invece succede. Ol Parker parla di un’ispirazione alla commedia vecchia scuola nei dialoghi e nella costruzione della sua storia, anche se in realtà il film sembra esserci dentro in tutto e per tutto. È prevedibile? Sì. È sdolcinato? Anche. Si capisce dopo un quarto d’ora di film come andrà a finire? Assolutamente. È questo che rendeva le care vecchie commedie romantiche così amate, ed è questo che rende il film una visione che cattura dall’inizio alla fine senza troppe pretese.

Una scena di Ticket to Paradise
Una scena di Ticket to Paradise

Il film di Ol Parker si potrebbe davvero assimilare a grandi classici come Il diario di Bridget Jones, Love Actually e Notting Hill, per ricordare un’altra grande impresa della Roberts. Il lusso, i magnifici paesaggi dei tropici, una vita spensierata in mezzo alla natura e i cocktail a bordo piscina sono solo l’ambientazione moderna di una storia vista e rivista, che però non stanca mai. È inevitabile che Ticket to Paradise punti buona parte della sua autorialità sui nomi che può vantarsi di mettere sullo schermo, ma anche questo faceva parte del gioco, in fondo. Attori e regista, comprese due delle star più redditizie di Hollywood, si mettono a disposizione nel tentativo di far risorgere ciò che resta della magia di un certo tipo di cinema. Nemmeno a dirlo, ci sono davvero riusciti.

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Qui il trailer di Ticket to Paradise:

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