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Olivia Wilde: «Don’t Worry Darling? Un film sull’abuso di potere con un’eroina rivoluzionaria»

Tra l’assenza Florence Pugh e i paradossi: la regista racconta il film Fuori Concorso a Venezia 79

Olivia Wilde
Olivia Wilde (e Chris Pine) in conferenza stampa

VENEZIA – «So quanto sia difficile perdere anche un giorno di lavoro sul set con un attore. Sono grata a Florence (Pugh, ndr) e Denise (Villeneuve, ndr) per essere riusciti a fare in modo che lei sia qui stasera a celebrare il nostro lavoro. È fantastica nel film. E per tutto il gossip di questi ultimi tempi, beh è di questo che internet si nutre in fase di produzione». Alla fine è stato impossibile evitare l’elefante nella stanza. Verso la fine della conferenza stampa di presentazione di Don’t Worry Darling, Olivia Wilde ha risposto ad un giornalista che domandava alla regista della pellicola Fuori Concorso di Venezia 79 come mai Florence Pugh non fosse presente insieme a lei e al resto del cast. A quanto pare il motivo sarebbero le riprese di Dune 2 e non le litigate tra le due di cui più di un giornale oltreoceano ha parlato nelle ultime settimane. Matita nera intorno agli occhi e un completo verde smeraldo, la regista ha raccontato la genesi del progetto, le influenze visive e la sua idea di non voler realizzare un film che fosse una parabola femminista quanto un racconto capace di riflettere il nostro ruolo nella società.

IL PARADOSSO «Insieme alla sceneggiatrice Katie Silberman abbiamo iniziato a scrivere il film al tempo di “Make America Great Again”. Ci siamo domandate: “Ma cosa significa?”. Tutto è una metafora e tutto ciò che è bello nel film è anche sinistro. È questo il paradosso».

Harry Styles e Florence Pugh in una scena del film

LA SCENOGRAFIA «Katie Byron, la nostra scenografa, ha creato questo mondo incredibile. Mentre scrivevamo avevamo l’idea della Casa Kaufmann. Il nostro sogno derivava da quell’immagine e mai avremmo pensato di poter girare in una struttura del genere. È stato surreale, ci siamo trovati nell’ambiente che ci aveva ispirati. Quello rappresentato nel film è un mondo che si basa su molte esperienze reali come il progetto Manhattan. C’è una grande iconografia fascista perché parliamo di potere e del suo abuso».

Olivia Wilde
Olivia Wilde e Chris Pine sul set del film

IL CONTROLLO «Il caos è distruttivo per Frank, il personaggio interpretato da Chris Pine. Mentre la simmetria è perfezione. Ma se cerchiamo di controllare le persone non ci porterà ad un fine utopico. Lo stesso fatto che il film è ambientato nel deserto riporta a questo concetto. Quella di Victory è un’oasi fatta dall’uomo. Cercare di controllare l’essere umano non è mai una buona idea…».

Una scena del film di Olivia Wilde

IL DIBATTITO «Questo è un film che parla dell’oggi ma non ha tempo. Non credo ci sarà mai un tempo storico in cui un film che parla del controllo del corpo non sarà attuale. Ci piace fare film che siano dei Cavalli di Troia: film di intrattenimento ma che vogliono provocare un dibattito. Crediamo che le rotture siano fondamentali per la nostra società».

Olivia Wilde in una scena di Don't Worry Darling
Olivia Wilde in una scena di Don’t Worry Darling

UN’EROINA RIVOLUZIONARIA «Non volevo creare una parabola femminista ma volevo che pensassimo al modo in cui partecipiamo alla società. È un film dei nostri tempi. Volevo che fossimo ispirati da un’eroina rivoluzionaria. È il tipo di supereroe che voglio vedere oggi».

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

https://www.youtube.com/watch?v=SvkK-ZlByIU&t=99s

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