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Ma cos’è Castello di sabbia, il graphic novel che ha ispirato M. Night Shyamalan e Old?

Dietro al film? Un graphic novel cupo e affascinante assolutamente da non perdere. Ecco cos’è

Un dettaglio di Castello di sabbia, il graphic novel dietro Old.

ROMA – Ce lo aveva raccontato proprio lui, M. Night Shyamalan, durante la nostra intervista (che trovate qui) e allora abbiamo voluto andare a fondo e scoprire cos’è davvero Sandcastle ovvero Castello di sabbia, il graphic novel che ha ispirato il suo nuovo film, Old. Firmato da Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters, Castello di sabbia è edito in Italia da Coconino (lo trovate qui) ed è un volume disegnato e scritto magnificamente che prende avvio, proprio come il film, da una vacanza che si trasforma in incubo, con una spiaggia incontaminata che diventa lentamente una trappola mortale, tra Agatha Christie e Alfred Hitchcock, con quattordici persone, un mistero inquietante e una corsa contro il tempo.

La copertina di Castello di sabbia, in Italia edito da Coconino.

Firmato da uno sceneggiatore nonché grande documentarista francese, Pierre Oscar Lévy, e da un disegnatore franco-svizzero, Frederik Peeters, il romanzo – ricevuto in regalo da Shyamalan dalle figlie e divenuto poi un’ossessione – racconta al lettore una piccola insenatura nascosta, una spiaggia incontaminata in un magnifico scenario. Un angolo di paradiso che però diventerà inferno per i protagonisti della vicenda: due coppie con i figli (in Old una coppia è formata da Gael Garcia Bernal e Vicky Kreps), uno scrittore di fantascienza e un immigrato (nel film diventato un rapper) per un totale di quattordici persone. Ma la vacanza si trasforma in mistero, poi in un incubo e infine in una trappola dalla quale sembra davvero impossibile fuggire.

Una tavola di Castello di sabbia.

«Mi preoccupano il cambiamento climatico e il rischio di estinzione delle specie, compresa la nostra», ha commentato la genesi di Castello di sabbia Lévy, nato nel 1955 a Parigi. «Noi umani facciamo fatica a prendere in considerazione pericoli così grandi e spesso ho l’impressione che nelle nostre vite non ci preoccupiamo affatto delle cose essenziali». Una lettura, quella di Castello di sabbia, che pagina dopo pagina diventa così complementare alla visione di Old, un altro modo per capire e approfondire le parti che Shyamalan per dovere di montaggio (e di Hollywood) ha dovuto saltare e togliere dal suo film e che punta – ovviamente – più alla versione thriller.

Un’altra dettaglio di una tavola di Castello di sabbia.

Non solo, Castello di sabbia e la trasposizione di Shyamalan a Hollywood rappresentano anche l’ennesimo, ma sempre importante, passaggio del fumetto al mainstream, con i graphic novel ormai diventati fonte di ispirazione tanto quanto i libri. Una cosa che oggi forse sembrerà scontata ai più, ma che fino a qualche anno fa non lo era affatto…

  • Volete vedere Old? Lo trovate in streaming su CHILI
  • Qui la nostra sezione Comic Corn
  • Qui Shyamalan parla di Castello di sabbia:

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