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Maccio Capatonda: «Fantozzi, il doppiaggio e la mia insana passione per l’horror…»

Dal Phil di Pupazzi senza gloria al suo cavallo di battaglia Mariottide: Capatonda si racconta

LAMEZIA – Maccio Capatonda all’ultima edizione del Lamezia Film Festival ha fatto i conti con il passato della comicità italiana e ha ritirato il premio Paolo Villaggio, novità assoluta dell’evento che ricalca la memoria e l’arte della risata di un interprete che ha segnato il cinema italiano. Un attore a cui Capatonda guarda con rispetto e che porta anche nei suoi personaggi, come l’irresistibile Mariottide di cui il comico ci parla qui nella nostra intervista, mentre ripercorre l’esperienza di doppiaggio avvenuta con Pupazzi senza gloria e il suo viaggio nell’universo del cinema attraverso la serie The Generi. Cosa gli piacerebbe fare ora? Tornare ai suoi video e, perché no, dedicarsi all’horror…

Mariottide
Maccio Capatonda è Mariottide nell’omonima serie, qui insieme al suo Fernandello di Herbert Ballerina

IO & FANTOZZI «Ricevere questo premio? Un onore: Paolo Villaggio è tutt’ora un mito del cinema italiano e, essendo cresciuto con i suoi film, è inevitabilmente uno di quei personaggi che hanno ispirato il mio lavoro. Da sempre. Il mio Mariottide ricalca liberamente il suo Fantozzi, devo dire che vedo nei due un felice accostamento. Ma questo non significa che mi senta alla sua altezza: Villaggio rimane una pietra miliare».

Paolo Villaggio in versione Ugo Fantozzi.

PUPAZZI SENZA GLORIA «Cos’ho pensato guardando il trailer di Pupazzi senza gloria? Di certo non avevo immaginato che il film celasse qualcosa di più profondo rispetto alle iniziali battutacce e ai doppi sensi. Ci si rende conto, invece, che è un vero e proprio poliziesco e, se si riesce a leggere tra le righe di questa discriminazione pupazziale di cui la storia tratta, non è difficile leggere un parallelismo con la nostra contemporaneità. Io? Sì, in verità anche io mi sento discriminato, ma questo solo perché, come tutti, sono unico e bisognerebbe capire che è proprio dalle peculiarità di ciascuno che il mondo trae poi la sua ricchezza».

pupazzi senza gloria
Il Phil di Pupazzi senza gloria – a cui Capatonda presta la voce – insieme all’attrice Elizabeth Banks

IL DOPPIAGGIO «Sono un grande fan del doppiaggio, è quello che sognavo di fare quando ero piccolo. Per questo accetto qualsiasi proposta. Il mio pupazzo Phil, in qualche modo, mi rispecchia, anche se lavorare in cabina ha richiesto una disciplina che nella vita non mi appartiene. Comunque con il direttore del doppiaggio abbiamo cercato di trasmettere, attraverso la voce, anche la mia personalità, magari inserendo battute riconducibili ai miei prodotti comici o facendo uscire un po’ il modo in cui parlo e mi esprimo nei video…»

maccio capatonda
Capatonda alla sua seconda esperienza: sul set di Omicidio all’italiana (2017)

ITALIAN COMEDY «Faccio sempre ciò che mi viene spontaneo che è anche quello che mi ha permesso di crearmi una nicchia che in Italia era rimasta scoperta. Vedo che ora, nel nostro Paese, stanno uscendo anche nuovi stand-up comedian più feroci e simili agli americani, ma non credo che sia necessario andare a pescare per forza negli Stati Uniti. Quello che faccio io è rifarmi in toto al cinema americano, applicando un lavoro di rottura e distruzione del testo e cercando poi di prendere il materiale più adatto per gli spunti comici».

Maccio e Orso.

THE GENERI «Quelle che faccio non sono commedie, tutto quello su cui mi metto al lavoro ha un retrogusto drammatico. La cosa importante – per me e penso per chiunque voglia fare comicità – è saper osservare il mondo, il circostante, che ha da offrirci sempre tanto di cui ridere. Il genere che preferisco e che vorrei approfondire? L’horror, ancora oggi rimane il mio preferito e penso che, essendo pieno di cliché risaputi, possono venir modellati meglio sotto un aspetto prettamente comico».

maccio capatonda
Il viaggio di Maccio Capatonda nell’horror nella serie The Generi

IL FUTURO«Altri film? Mi piacerebbe tornare al cinema, sto lavorando ad un nuovo soggetto e, insieme al mio produttore, speriamo possa trasformarsi in un lungometraggio. Ci auguriamo di riuscirci al più presto, ma nel frattempo sono in televisione con la Gialappa’s per Mai dire talk e sto tornando con alcuni dei miei video in versione trailer».

Volete (ri)scoprire i primi due film di Maccio Capatonda? Su CHILI trovate Italiano Medio e Omicidio all’italiana

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