Alice Lanzani Finalmente l’atteso trailer è arrivato, dopo un bombardamento di teaser e dietro le quinte che non hanno fatto che aumentare la curiosità dei fan.
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Le prime scene di Jurassic World: il regno distrutto confermano così le indiscrezioni che erano già trapelate: i dinosauri sopravvissuti alla distruzione del parco divertimenti del primo film sono minacciati da un’eruzione che farà saltare in aria l’intera Isla Nublar. Se scomparissero, sarebbe un record: due estinzioni in 65 milioni di anni. Ma Claire Dearing (Bryce Dallas Howard), convertitasi da sfruttatrice a salvatrice dei giganti preistorici, vuole organizzare una spedizione di recupero con l’aiuto della sua, sembrerebbe, ormai ex fiamma Owen Grady (Chris Pratt).
Questa è solo la premessa del film – a quanto pare, tutte le scene del trailer sono tratte dai primi 57 minuti –, che si preannuncia esplosivo, letteralmente, e con un interessante scambio di ruoli: ad essere in pericolo non sono infatti gli umani, ma i dinosauri. La questione di fondo sarà se sia opportuno salvarli o lasciarli scomparire per evitare ulteriori catastrofi.
Niente parchi a tema, quindi, almeno per questo capitolo, prodotto tra gli altri dal solito Steven Spielberg e scritto dalla coppia Trevorrow – Connolly, già autrice del primo Jurassic World. A dirigerlo sarà invece una new entry, il regista catalano J. A. Bayona (The Orphanage, Sette minuti dopo la mezzanotte), specializzato in suspence e colpi di scena. Oltre a Pratt e a Bryce Dallas Howard, nel cast torna B. D. Wong nel ruolo di Henry Wu, direttore del dipartimento di genetica del parco, mentre Justice Smith sarà uno scienziato che accompagnerà Claire e Owen nella spedizione sull’isola.
Tra i veri protagonisti della saga, oltre al T-Rex, eroe involontario di Jurassic World, e al velociraptor Blue, farà la sua comparsa anche il barionice, presente nei romanzi ma, finora, mai sullo schermo. Uscita in sala? Prevista per il 22 giugno, ma intanto si parla già di un terzo capitolo in cui i dinosauri, rimasti senza dimora, potrebbero essere ricollocati nel continente.
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