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Tra sogni e colori | Il giovane Picasso: la vita e l’arte del pittore raccontati al cinema

In sala con Nexo Digital solo il 6, 7 e 8 maggio, il docu-film di Phil Grabsky sul grande artista spagnolo

Il giovane Picasso
Phil Grabsky sul set alle prese con il suo Pablo Picasso.
Freshly Popped

Pablo Picasso, il genio. Il pittore che ha rivoluzionato l’arte contemporanea. Il creatore di mondi, capace di reinterpretare la realtà percepita coi cinque sensi in immagini più profonde, a volte disturbanti e incomprensibili. Partendo dal presupposto che non sia semplice affrontare una materia così corposa in un documentario, è chiaro che chiunque si lanci in un’operazione del genere non possa che essere ringraziato da coloro che amano l’arte o che semplicemente si emozionano davanti ad un quadro. Phil Grabsky questo ha fatto nel suo Il giovane Picasso, in uscita con Nexo Digital in tre date evento il 6, 7 e 8 maggio, nell’ambito dell’iniziativa La Grande Arte al Cinema.

Pablo Picasso
Pablo Picasso al lavoro su un’opera d’arte

In due anni di lavorazione al docu-film, e grazie a numerose testimonianze come quella del nipote del pittore, Olivier Widmaier Picasso, il regista britannico è riuscito a raccontare il percorso che ha portato Pablo Picasso a diventare l’artista più conosciuto della contemporaneità; attraverso alcuni dei momenti chiave della sua vita vissuti in altrettante città: Málaga, la località che gli ha dato i natali, Barcellona, dove ha iniziato a studiare pittura e, infine, Parigi, luogo essenziale per la sua formazione.

Il giovane Picasso
Phil Grabsky sul set di Il giovane Picasso

Picasso aveva solo 8 anni quando dipinse il suo primo quadro, la rappresentazione di una corrida. E già in quei tratti era possibile ravvisare l’incredibile bravura. Sostenuto dal padre, Josè Ruiz, professore di disegno, che riconobbe nel figlio un talento senza precedenti, Pablo crebbe nella convinzione assoluta di poter fare tutto. La sua evoluzione artistica seguì tappe molto precise, con gli inizi votati ad un realismo singolare, culminato nei periodi Blu e Rosa, che nel tempo lasciò il posto ad un’arte sempre meno legata a corpi e oggetti, intimamente connessa al colore e alle forme.

Il giovane Picasso
Phil Gabsky intervista Eduard Vallès, curatore Museu Nacional d’Art de Catalunya

Qual era l’oggetto delle opere di Picasso? Solo uno: l’artista nell’atto di vedere, conoscere, amare il mondo. Una rivoluzione epocale. Non è un caso che il lavoro di Grabsky si chiuda con il quadro che viene ritenuto dagli storici come l’origine dell’arte contemporanea, Les Demoiselles d’Avignon, conservato al Museum of Modern Art di New York.

Il giovane Picasso
Les Demoiselles d’Avignon al Moma di New York

Fu un altro grande della pittura, Matisse, a ispirare Picasso, donandogli una statuetta africana. L’arte tribale, infatti, così lontana dalla perfezione “fotografica” della classicità possedeva un dono unico: comunicava bellezza in maniera misteriosa.

Il giovane Picasso
Un momento delle riprese di Il giovane Picasso

Realizzato nel 1907 da un Picasso venticinquenne, il quadro venne dileggiato per la sua “mostruosità”. Non poteva essere concepita una rappresentazione così anomala del corpo femminile. Occhi grandissimi e sproporzionati rispetto al viso, forme non riconoscibili. Due volti addirittura abbozzati e scomposti in linee geometriche. Perfino Totò si divertì anni dopo a irridere quello stile nella celebre sequenza di Totò a colori in cui il povero epigono di Picasso finì insultato per il suo lavoro.

Il giovane Picasso
il regista Phil Grabsky a Barcellona

Cosa chiedeva il pubblico all’arte e agli artisti? Forse opere che fossero di immediata lettura. Picasso invece proponeva qualcosa di diverso. Il punto di rottura e di svolta fu proprio quello: per la prima volta nella storia un artista non stava realizzando il clone di un oggetto, ma lo stava ricreando. Del resto per Picasso l’arte era una «forma di magia». L’unica in grado di farci afferrare «l’universo ostile». Picasso non cambiò quindi solo la pittura, ma trasformò il pubblico, creò le premesse affinché l’arte contemporanea venisse fruita in maniera del tutto nuova.

  • Guarda il trailer de Il Giovane Picasso: 

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