I Viaggiatori | Un film d’avventura e il cinema come una (vera) macchina del tempo

ROMA – Le inflessioni di Steve Spielberg, di Robert Zemeckis e di quella letteratura sci-fi in grado di far scattare il valore del sogno e dell’immaginazione. In mezzo, un gruppo di teen-ager trascinati nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale, schiacciata dalla paura e dalle leggi razziali. Dopo averci divertito con l’action metropolitano La Belva, che trovate su Netflix, Ludovico Di Martino torna con I Viaggiatori, in cui mescola il romanzo di formazione al viaggio nel tempo, ovvero quell’aspirazione massima e quella chimera scientifica, nonché materia da grande cinema cult (qualcuno ha detto Ritorno al Futuro?). Del resto, il film targato Sky Original, presentato in anteprima alla 20.esima edizione di Alice nella Città, è una sorta di summa del pensiero cinematografico di Ludovico Di Martino, da sempre vicino ai toni più pop e più spettacolari.

La storia gira attorno a Beo Fulci, un giovane ricercatore di fisica quantistica, scomparso assieme al suo capo in circostanze decisamente misteriose. Dall’altra parte c’è suo fratello Max, 14 anni, ragazzino svelto dall’intelligenza vivace, che trova conforto nei due amici più cari che ha: Flebo, 14 anni, impacciato e ansioso, appassionato di videogiochi e di tecnologia, e Greta, 15 anni, coraggiosa e fiera. Una sera i tre finiscono per scoprire una strana macchina del tempo e il modo per farla funzionare, trovandosi così nel 1939 in una Roma scossa dalle leggi razziali. Va da sé che, come fossero I Goonies, dovranno salvare il mondo dalla minaccia di un’arma con cui si vuole cambiare il corso della Storia. Nel cast de I Viaggiatori ci sono i giovani (e bravi) Matteo Schiavone, Fabio Bizzarro, Andreagaia Wlderk, Francesca Alice Antonini, Gianmarco Saurino e Federico Tocci. Oltre a loro, troviamo Vanessa Scalera e un fuoriclasse come Fabrizio Gifuni, che torna a lavorare con Ludovico Di Martino dopo La Belva.

Il film, che promette visione e una costruzione narrativa da grande adventure movie, è nato da un… cortocircuito. “Cortocircuito è la parola chiave che ha sbloccato il processo creativo che c’è dietro la realizzazione di questo film, spingendo me e il resto dei miei collaboratori a reinterpretare costantemente il passato con uno sguardo contemporaneo e fresco, con l’obiettivo di avvicinarlo al nostro reale presente e dando vita alla provocazione alla base de I Viaggiatori: la storia altro non è che un cane (scemo) che si morde la coda”, ha raccontato il regista, “Con questo film ho voluto mescolare tutte le esperienze che ho accumulato negli ultimi anni, nate dal fascino verso le relazioni umane e confluite nella voglia di raccontare storie ricche di movimento ed azione. Con la continua voglia di lavorare su storie coinvolgenti ed emozionanti, popolate da personaggi credibili e profondi dentro universi narrativi di fantasia, appassionanti e capaci di regalare spettacolo. In questo, I Viaggiatori era la sfida ideale”. La pellicola, esclusiva Sky Cinema, è prodotta da Groenlandia, che ha fatto della qualità e dell’innovazione dei punti focali della propria poetica, senza sottrarsi a sfide produttive tanto complesse quando ambiziose.

Qui il trailer de I Viaggiatori: