Gia Coppola: «Il mio Mainstream? Cerco di raccontare cosa significhi avere vent’anni…»

ROMA – Sono passati sette anni da quando Gia Coppola esordì dietro la macchina da presa con il notevole Palo Alto e lo fece proprio al Lido di Venezia dove presentò alla Mostra, nella sezione Orizzonti, il film ispirato alla raccolta di racconti omonima firmata da James Franco. Lo scorso anno la Coppola – nipote di Francis Ford e figlia di Gian-Carlo Coppola, che morì giovanissimo nel 1986, pochi mesi prima che nascesse – è ritornata alla Mostra, sempre in Orizzonti, con Mainstream, dramedy satirica con protagonisti Maya Hawke, Andrew Garfield, Nat Wolff e Jason Schwartzman che oggi, dopo mesi di attesa, arriva finalmente in streaming su CHILI (qui). La storia? Quella di tre ragazzi e della difficoltà di mantenere integra la propria identità, tra social, like e relazioni.

LA GENESI – «Mentre cercavo un soggetto per un nuovo film da girare dopo Paolo Alto, ho visto Un volto nella folla di Elia Kazan con Andy Griffith. Mi colpì molto il passaggio dalla radio alla televisione e il ruolo di una ragazza manipolata. Allo stesso tempo una mia amica mi ha fatto conoscere degli influencer presentandomeli come “il più mainstream del mainstream” e ho iniziato così ad indagare questo mondo. Non volevo dare un giudizio ma entrare in questa cultura e catturare un momento del nostro presente…».

LO STILE – «Per entrambe le mie esperienze da regista non ho mai deciso lo stile dei miei film a priori. Tendo molto ad adattarmi al tono del film. In Mainstream ha a che fare molto con la satira, con la presa in giro di un certo ambiente. Sono le specificità del film a far evolvere lo stile, e Palo Alto e Mainstream hanno dei toni molto diversi da questo punto di vista, era inevitabile. Il cast poi ha aiutato: avere Maya Hawke e Andrew Garfield sicuramente è stato un grande vantaggio».

LA CONNESSIONE – «Credo che ogni cosa che faccio abbia una connessione con me, altrimenti non riuscirei a fare qualcosa che non mi coinvolge, in cui non credo. Tutto inizia dentro di me, non potrei mai raccontare una storia altrimenti, quindi sì, parlo anche di me e della mia vita. Ho fatto un film su cosa significhi avere vent’anni mentre si cerca di capire chi si è e ci si sente un’aliena davanti a tutto quello che ti passa davanti…».

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Qui potete vedere il trailer di Mainstream: