Cattivissimo Me 4 | Gru, Lucy, il ritorno dei Minions e una grande avventura

ROMA – Dov’eravamo rimasti? Ah sì. A due anni dal viaggio negli anni Settanta di Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo questa volta ritorniamo nel presente con Gru, Lucy e le loro figlie – Margo, Edith e Agnes che accolgono un nuovo membro nella famiglia: Gru Jr., deciso a far disperare suo padre. Ma c’è anche un nuovo nemico all’orizzonte: Maxime Le Mal e la fidanzata, la femme fatale Valentina, per cui la famiglia sarà costretta alla fuga. Nel cast originale – tra gli altri – Steve Carell, Kristen Wiig, Miranda Cosgrove, Will Ferrell, Sofia Vergara: Cattivissimo Me 4, di Chris Renaud, al cinema con Universal Pictures dal 21 agosto.

A scanso d’equivoci lo diciamo subito, sta già macinando incassi Cattivissimo Me 4. Negli Stati Uniti, dove il film è stato distribuito lo scorso 3 luglio, ad oggi ha guadagnato oltre 600 milioni di dollari a fronte di un budget di 100 milioni, tondi-tondi. Una cifra doppiamente importante in termini produttivi. Non solo va ad eguagliare quella dell’adorabile campione d’incassi Super Mario Bros di Aaron Horvath e Michael Jelenic, ma ha finito con il rendere il quarto capitolo della saga di Gru, Lucy, Margo, Edith, Agnes, Gru Jr. e i Minions il più costoso film dell’intero franchise. Il dato ci dice, numeri alla mano, che quattordici anni e sei film dopo, il mondo ha ancora bisogno di Cattivissimo Me e delle sue buffe storie.

Specie considerando i sette anni d’attesa dal capitolo precedente. Parte del successo non si può che attribuire alle voci di Cattivissimo Me. Su tutti Steve Carell e la sua controparte italiana Max Giusti. Se poi hai mattatori del calibro di Kristen Wiig e quel Will Ferrell formidabile compagno d’armi di Carell tra Anchorman e The Office, ecco che tutto diventa facilissimo. Il resto è l’impianto narrativo di un Cattivissimo Me 4 che sulla scia del terzo vede Gru e Lucy in bilico tra il desiderio di una vita familiare normale, l’essere delle super-spie e – nel caso di Gru – l’istinto da Villain che fatica a restare imbrigliato. Un po’ come l’intreccio che dei quattro capitoli della saga principale è decisamente quello meno ispirato.

Poi però ci sono i Minions e le loro gag. Un’autentica macchina di risate capace di scatenare un boato in sala anche solo con un semplice gesto improvvisato, figuriamoci quando urlano: «Banana!» dal nulla. E qui abbiamo vecchi e nuovi Minions: potenziati e non, ma sempre letali nella loro caratterizzazione di pura e assoluta comicità qui sviluppata attraverso micro-frammenti, episodi, pillole, sparse chirurgicamente da Renaud all’occorrenza. Tutto questo per dire: bentornati Gru e bentornati Minions, ci siete mancati tantissimo!

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