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Ana de Armas: «Blonde? Questo film mi ha cambiato la vita. E Marilyn era sempre con me»

L’attrice racconta il film di Andrew Dominik presentato in Concorso a Venezia 79. Su Netflix dal 28 settembre

Ana De Armas in conferenza a Venezia 79
Ana De Armas in conferenza a Venezia 79

VENEZIA – Mini abito scuro, capelli raccolti in una coda bassa e un sorriso emozionato. Ana de Armas si è commossa un paio di volte durante la conferenza stampa di Blonde, il film diretto da Andrew Dominik basato sul romanzo di Joyce Carol Oates in cui l’attrice interpreta Norma Jeane Baker, meglio conosciuta come Marilyn Monroe. Presentato in Concorso a Venezia 79, il film arriverà su Netflix il 28 settembre e la sua interpretazione, profondamente emozionante, la catapulta già tra i nomi che si contenderanno l’Oscar per la miglior interpretazione femminile.

Ana de Armas è Marilyn Monroe
Ana de Armas è Marilyn Monroe

NORMA VS MARILYN «Credo che la maggior parte del film si concentri su Norma Jeane. Ma credo anche che lei e Marilyn si alimentassero a vicenda. Non ho approcciato il personaggio come se fossero due entità separate. È difficile da spiegare ma sentivo un collegamento forte con i due personaggi dal punto di vista emotivo. Non ho preso una decisione consapevole se concentrarmi più su Norma o Marilyn…».

Sul set di Blonde
Sul set di Blonde

LA VERITÀ EMOTIVA «Conoscevo i suoi film più celebri, ovviamente. Ma per me è stata una grande scoperta, un processo si apprendimento. Ho letto il libro e ho lavorato per mesi con Andrew. Il film tratta dei momenti più intimi che non conosciamo, quando le cineprese si spengono. Essendo un personaggio molto specifico volevamo essere dettagliati per ricreare i momenti in cui era Marilyn e la donna reale dietro il personaggio. Ho creato un collegamento con il suo dolore e con il suo trauma. Se non ci concentriamo sulla star del cinema, era una donna come me che sapevo mi avrebbe richiesto di arrivare in luoghi oscuri di grande vulnerabilità. Molto del mio lavoro deriva dal dialogo con Andrew e dalla sceneggiatura. Volevo trovare la sua verità emotiva».

Adrien Brody è Arthur Miller in Blonde
Adrien Brody è Arthur Miller in Blonde

LE AUDIZIONI «Quando ho incontrato Andrew per la prima volta mi ha chiesto quanto mi servisse per prepararmi all’audizione. Si trattava della scena dell’appuntamento tra Norma e Joe di Maggio. Gli chiesi di darmi una settima. Ma non mi sono preparata per l’accento o la voce. Avevo una parrucca terribile solo per avere il senso di Marilyn. E non tanto per Andrew ma per gli altri che avrebbero visto la mia audizione. Anche se non c’è stata solo quella. È stato un processo lungo fatto di test, prove costumi, lenti diverse, ripetizioni di scene più e più volte».

La coreografa Choreographer Denna Thomsen e Ana de Armas

ANA & MARILYN «Sono accadute molte cose sul set durante le riprese. Credo fosse con noi…Abbiamo avuto grande rispetto e un senso di responsabilità nel renderle giustizia, avevamo la sensazione di essere al suo servizio, che stavamo facendo qualcosa più grande di noi. La sognavo, parlavo solo di lei. Era con me. È stato bellissimo e credo fosse felice. Essere negli stessi luoghi in cui è stata, ha dato delle emozioni molto forti a tutti e credo approvasse quello che facevamo. Penso che suoni molto mistico ma sul set lo abbiamo pensato tutti. Non ero sempre nel personaggio ma in qualche modo mi sembrava di vivere quella pesantezza e sentivo quella tristezza. È stato difficile liberarmene e forse non volevo. L’ho usato quel dolore. Non volevo proteggermi, era importante che sperimentassi tutto questo. È un’esperienza che porto con me, questo film mi ha cambiato la vita».

Qui il trailer ufficiale:

Emanuele Linfatti e Matteo Creatini, protagonisti di Margini

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