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L’Opinione | Ma il ritorno di Boldi & De Sica vale il prezzo del biglietto?

Si ride, ma non solo. Tra nostalgia e rivincite, la coppia splastick del cinema italiano è tornata

La coppia Boldi-De Sica.

ROMA – ”Ma scusi, non ci siamo già visti noi? Miami? India? il Nilo?”, gli domanda Massimo, ”Assolutamente no! Mi scambia per qualcun’altra”, gli risponde Christian, truccato e imparruccato da donna, a metà tra Mrs. Doubtfire e la Miranda Priestley de Il Diavolo Veste Prada. E, in fondo, è vero: De Sica e Boldi, prima del loro (ri)torno spalla a spalla sul grande schermo, non si erano mai visti. O meglio, non si erano mai visti ”davvero” come questa volta. Perché, adesso, le cose sono cambiate, quando poco meno di un anno fa, era arrivato l’annuncio improvviso: la coppia splastick del cinema italiano, dopo un’assenza durata dodici anni, sarebbe tornata protagonista del Natale all’italiana. Compari assoluti di quel pubblico che si rifugia tradizionalmente in sala il Ventisei dicembre, allo spettacolo delle 17, tra una tombola e un parente troppo chiacchierone.

Christian De Sica e Massimo Boldi in Amici come prima.

«Oggi ci siamo rincontrati, ed eccoci qui un’altra volta. Dodici anni come se non fossero mai passati», confida Christian De Sica ad Hot Corn. «Siamo stati lontani», prosegue Boldi, «Ma restando amici. E non è vero nulla di quello che è stato scritto e detto: non abbiamo mai litigato». E, a guardare, appunto, Amici Come Prima, la sensazione è che questa non sia (solo) un’operazione nostalgia per la platea, ma qualcosa che, invece, parte esclusivamente dalle loro personalità di comici così diversi e così contigui. Un’ora e mezza di girato in cui, entrambi, sembrano dire che, piaccia o no, loro e solo loro sono le faccione orgogliosamente nazionalpopolari che hanno riempito le pance del cinema italiano per tante (forse troppe) stagioni, fino all’inevitabile scoppio di una bolla che ha segnato modi, stili e usanze. Ma, oggi, quella bolla non esiste più, e Amici Come Prima, dietro l’apparenza, nasconde invece una commedia che diverte con semplicità senza (quasi) mai scavalcare quel confine sporcaccione e cafonal. Detestato per moda, amato per necessità.

Una scena del film.

Dunque, Boldi e De Sica, sono tornati per mano quando nessuno se lo aspettava, quando il cinema italiano, si credeva, stesse volteggiando attorno ad un’aria dai volti diversi. Eppure, il romano e il milanese, archetipi di una risata tricolore, sono ancora qui, senza essere ingialliti, stanchi, svogliati. Anzi, sono più carichi di prima: «I nostri film assieme erano una serie di gag. Qui, invece, faccio una specie di disperato, che a sessant’anni si ritrova senza una lavoro, finendo per vestirsi da donna, così da poter lavorare come badante per Massimo, direttore di un albergo di lusso. È una storia a tutto tondo, con delle scene che hanno pure un filo di malinconia», dice De Sica. Ed è vero: Amici Come Prima, diretto dallo stesso attore (e aiutato dal figlio Brando, ma senza essere accreditato), è un film, in un certo senso, nuovo, con una storia che sta in piedi, che regge il tono da commedia leggera senza farsene una colpa, che cita gli anni d’oro, ricordando le avventure trash dell’accoppiata. Due vecchi compagni di scuola che si riabbracciano, come se si fossero salutati la sera prima, a ricordare e sghignazzare delle stesse cose. Sempre uguali, ma ogni volta diverse.

Christian De Sica e Massimo Boldi in una scena del film.

E, invece, per loro e per noi, sono passati più di dieci anni. Tanti? Pochi? Dipende dai punti di vista. «Per strada mi fermavano e mi dicevano: ”quando tornate in coppia?”. Per la gioia di tutti è successo sul serio. C’è una sorta di magia a legarci. E no, non siamo amici come prima, ma amici per davvero», racconta ancora Massimo Boldi. Così, in un controsenso (in)volontario, la risata si trasforma in un sorriso d’amarcord, perché è impossibile non frenare i ricordi di quegli appuntamenti fuori il cinema, a Natale, con l’odore dei pop-corn appena sfornati e la coda al botteghino, e quel manifesto che pareva sempre lo stesso. Con quei due vecchi zii a farci, a modo loro, compagnia. Facce da schiaffi; facce inimitabili, esagerate, intramontabili. Ritrovati come li avevamo lasciati: amici, come prima.

Qui potete vedere il trailer del film

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