Hot Corn Staff ROMA – «Tutti quelli che guarderanno la serie potranno relazionarsi con i personaggi e dire: Potrei essere io o potrei essere stato io in qualsiasi momento della mia vita». Parola di Kunal Nayyar, uno dei protagonisti di Suspicion, la serie thriller creata da Rob Williams dal 4 febbraio su Apple Tv +. La storia di cinque persone qualunque e apparentemente senza nessun legame accusate di aver rapito il figlio di un’importante donna d’affari, Katherine Newman, con il volto di Uma Thurman. Una serie che analizza il nostro presente, tra cattiva informazione e social media. «Mostriamo diversi scenari», racconta Elizabeth Henstridge, «E sfidiamo le persone su come li fanno sentire, sempre senza dimenticare l’intrattenimento». Al centro della serie il tema della verità e di come Internet ne abbia facilitato la manipolazione. «La serie si domanda cosa sia la verità», racconta Tom Ryhs Harries, «Come viene costruita e comunicata tra gli individui e l’opinione pubblica…».
La video intervista per Suspicion è a cura di Manuela Santacatterina:
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