ROMA – «Quello che amo del cinema e del mio lavoro è l’aderenza con la materia, umana e non umana. La fase più bella per me è stata quella di scouting dei luoghi e del cast. La mia ricerca si basa su un cortocircuito che deve nascere tra il corpo dell’attore, il suo vissuto e la qualità attoriale. Il corpo è la prima forma di comunicazione. Questo è un film fatto di silenzi, di sguardi…». Francesco Costabile ha presentato al 72º Festival Internazionale del Cinema di Berlino, sezione Panorama, Una Femmina, esordio al lungometraggio liberamente ispirato a Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla n’drangheta di Lirio Abbate. Lo abbiamo intervistato insieme a Lina Siciliano, qui alla sua prima, riuscita prova davanti la macchina da presa nei panni di Rosa, una giovane donna che trova il coraggio di ribellarsi. «La ribellione è nel coraggio di emanciparsi, nell’essere consapevoli. In ognuno di noi c’è una piccola Rosa».
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La video intervista per Una Femmina è a cura di Manuela Santacatterina:
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