Quella storia tanto antica da essere moderna: Vittoria e Abdul

«Nessuno sa cosa significhi essere regina. Sono odiata da milioni di persone in tutto il mondo e ho nove figli tutti vanesi». Da una parte un commesso indiano di nemmeno venticinque anni, dall’altra un’annoiata e scontrosa regina. Sembra l’incipit di una favola esotica, invece è la storia vera raccontata prima da Shrabani Basu in un libro – in Italia edito da Piemme – poi da Stephen Frears in un film, Vittoria e Abdul, che arriva ora in Dvd, Blu-ray e in streaming, e racconta la storia di Abdul Karim (interpretato da Ali Fazal) che da Agra, la città indiana del Taj Mahal, arriva alla corte della regina Vittoria (Judi Dench) a Londra. È un dono dell’India alla sovrana d’Inghilterra in occasione dei festeggiamenti del suo Giubileo d’oro.

Siamo nel 1887, Vittoria è anziana e triste dopo la morte del fedele servitore (e amante) John Brown. Abdul è bello e aitante e in breve tempo, da servitore al tavolo di lei, ne diventa attendente personale e Munshi, insegnante di lingua urdu. Vittoria si affezionerà, apprezzando i curry che lui le prepara, curiosa del suo mondo. In un momento di rivolte indipendentiste delle colonie indiane, il giovane diventerà anche consigliere e confidente per le faccende del suo Paese.

Rivisitazione ironica e brillante della storia inglese da parte di un veterano come Stephen Frears, cineasta geniale quanto eclettico (una carriera che va da My Beautiful Laundrette a Philomena), Vittoria e Abdul è un film sulla tolleranza che può insegnare molto, soprattutto in tempi cattivi e poco propensi all’ascolto dell’altro come quello che stiamo vivendo. Di Vittoria e Abdul vi proponiamo qui sotto una clip esclusiva e vi lanciamo una proposta: scrivete a [email protected] qual è il vostro film preferito con Judi Dench e potrete ricevere un Blu-ray del film.