Musica ed ecologia | Porto Rubino, un documentario e il mare da proteggere

ROMA – Seguendo gli umori di Eolo, Dio dei Venti e unico (vero) credo per la gente di mare, il cantautore pugliese Renzo Rubino, sale a bordo della sua piccola barca Tramari per compiere un viaggio, di porto in porto. Parte dalla splendida Polignano a Mare, plasmata dalla roccia, e arriva sotto le stelle di Taranto, per una notte infinita di musica e magia. A raccontare la sua navigata, il regista Fabrizio Fichera, che nel docu-film Porto Rubino, tra suggestioni, pirati e salsedine, insegue il più pericoloso dei mostri marini: la plastica.

Il viaggio di Porto Rubino, ecologico e poetico, è stato presentato come film di pre-apertura dell’ultima Festa del Cinema di Roma, arrivando poi su Sky Arte (e on-demand su Sky) dal 28 ottobre. Protagonisti, insieme a Renzo, una serie di volti importanti della musica italiana: Diodato, Paola Turci, Gino Castaldo, Bugo, Giuliano Sangiorgi, Vasco Brondi, Noemi. In più, a far battere il cuore del racconto, tra immagini eccezionali e panorami unici, ascoltiamo le avventure di pescatori, amici, ex contrabbandieri (!) e custodi del mare. Tutti, con lo scopo di proteggere l’ecosistema marino dall’inquinamento e dallo sfruttamento scelerato.

Così, in sessanta minuti, Porto Rubino, ci porta alla scoperta di Monopoli, di Brindisi, di Frigole e della splendente Otranto. Approdando, poi, a Taranto, per una festa piena di musica ed emozioni fino all’alba, suonando e cantando odi profonde da dedicare al mare e all’amore. E stupisce, quasi a metà del documentario, una bellissima parte animata – a cura di Cosimo Brunetti e Beatrice Di Stefano – dove a mo’ di fiaba, viene mostrato il (reale!) naufragio di Renzo, poco prima di arrivare ad Otranto in compagnia della sua chitarra. Giusto il tempo per una partita a carte tra i lupi di un mare da salvare. Costi quel che costi.

Qui il trailer di Porto Rubino: