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Le piccole cose della vita | I consigli di Kathryn Hahn e una serie che parla (anche) di noi

Il romanzo e la rubrica di Cheryl Strayed diventano una serie TV imperdibile targata Disney+

Le piccole cose della vita
Kathryn Hahn è la protagonista de Le piccole cose della vita

ROMA – «Perché cazzo?». Quante volte nel corso della vostra vita vi siete ritrovati a domandarvi la stessa cosa? Il lavoro, le relazioni, gli ostacoli che l’esistenza ci mette davanti ogni singolo giorno come a volerci mettere alla prova. Una domanda a cui non è facile dare risposta, a se stessi o agli altri. Lo sa anche Clare Pierce (una straordinaria Kathryn Hahn che finalmente si prende tutto lo spazio che merita dopo anni da spalla), ex scrittrice finita a lavorare in una casa di riposo quando un vecchio amico venuto dal passato le chiede di prendere il suo posto in una rubrica anonima di consigli chiamata Dear Sugar. Le chiede di rispondere al messaggio di una lettrice che si “limita” a chiedere «perché cazzo» tutto nella sua vita vada a rotoli. Parte (anche) da qui Le piccole cose della vita, adattamento targato Disney+ dell’omonimo romanzo e rubrica per The Rumpus a firma di Cheryl Strayed prodotto da Laura Dern e dalla Hello Sunshine di Reese Witherspoon.

Le piccole cose della vita
Una scena de Le piccole cose della vita

Un terzetto che si riunisce a quasi dieci anni da Wild, film diretto dal compianto Jean-Marc Vallée tratto dal libro di memorie omonimo della Strayed con protagoniste le due attrici. E bastano pochi minuti de Le piccole cose della vita per rendersi conto di quante cose in comune la serie e il film condividano. Su tutte il caos che si è fatto largo nel cuore dei due personaggi femminili al centro del racconto. Clare ha un matrimonio in crisi, una figlia adolescente che l’ha allontanata, un lavoro di ripiego e la testa piena di ricordi del passato che le tornano davanti gli occhi come flash. Un fratello più piccolo del quale ancora si sente responsabile e una madre amatissima – interpretata da Merritt Wever – morta di cancro quando lei aveva solo ventidue anni.

Un’immagine della serie

In mezzo tutto il dolore e i rimpianti per le parole non dette e gli errori commessi. Un mix di elementi che l’ha portata dove si trova oggi, persa a domandarsi «chi sono, come sono arrivata a questo punto?». Sarà proprio quella rubrica anonima a ritratteggiare il percorso dei suoi passi. Un viaggio a ritroso nel tempo percorso grazie alle lettere di donne in cerca di un consiglio. Ruolo di cui Clare non si sente all’altezza ma che le permetterà – mentre prova ad aiutare chi come lei ha perso la bussola dell’esistenza – di parlare alla se stessa ragazza (con il volto di Sarah Pidgeon) persa nel sesso occasionale e nelle droghe per anestetizzare il lutto per la perdita della madre. Ma anche a noi spettatori. Perché gli errori commessi, le paure provate e il dolore accumulato sono gli stessi che possiamo aver commesso o provato noi.

Le piccole cose della vita
Kathryn Hahn e Merritt Wever in Le piccole cose della vita

Le piccole cose della vita, quelle apparentemente insignificanti piccole gioie o gesti che a volte sentiamo di non avere più il diritto di avere o sperimentare, ci viene ricordato che, invece, ci appartengono eccome. Creata da Lisa Tigelaar, già nome dietro la meno riuscita Little Fires Everywhere, e diretta da Rachel Goldenberg, Desiree Akhavan e Stacie Passon, la serie parla anche delle ambizioni tradite, dei rimpianti di chi come Clare ha visto il suo sogno di scrittrice allontanarsi ogni giorno un po’ di più. Perché non sempre le cose vanno come le avevi immaginate e una mattina hai quasi cinquant’anni e non sai come hai fatto ad allontanarti dalla persona che volevi diventare. Ma Clare, anche grazie a quella rubrica anonima, quando sente che le manca il terreno sotto i piedi, si ricorda di tre cose che nessuno potrà mai portargli via. «Sono la figlia di mia madre, sono la madre di mia figlia e sono una scrittrice di successo. Anche se non ci sono ancora arrivata». 

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Qui sotto potete vedere il trailer de Le piccole cose della vita:

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