Julia Roberts: «Homecoming, Ben is Back e la mia prima volta in una serie tv»

TORONTO – Ha un nodo alla gola e quasi non riesce a trattenersi. Julia Roberts, nonostante abbia illuminato il red carpet del Toronto Film Festival con il solito sorriso raggiante, è di poche, anzi pochissime parole, quando racconta i due progetti che l’hanno portata qui. Il primo è un’autentica rivoluzione nel suo curriculum perché segna il debutto in tv. Si chiama Homecoming e arriva in autunno su Amazon Prime Video. Il secondo, il film Ben is Back, in sala dal 20 dicembre, la vede protagonista nei panni di una madre alle prese con i problemi di droga del figlio. Stranamente si sente come un pesce fuor d’acqua, investita da troppe emozioni tutte insieme: «Scusate – dice al pubblico in sala – ma quando sono troppo emozionata tendo a fare battute per sdrammatizzare anche quando la situazione è serissima come in questo caso». A spezzare la tensione ci pensa un fan che le confessa di essere volato dall’Indonesia solo per vederla. Lei non resiste, molla il microfono sul palco e corre ad abbracciarlo. Letteralmente.

HOMECOMING «La mia serie? È un’opera talmente originale, pazza per alcuni versi, quasi eclettica e complessa da capire, eppure il regista Sam Esmail la fa funzionare. Ha una genesi particolare perché si ispira ad un podcast, ma lui riesce a trovare un stile proprio. Io sono solo una dei componenti di questo grande mosaico e non potrei essere più felice di farne parte».

DEBUTTO TV «Quando ho detto di sì ad Homecoming non mi sono soffermata sul fatto che il medium fosse diverso, lo streaming offre infatti possibilità nuove. Mi sono invece concentrata sul fatto che fossi totalmente rapita da un progetto che non somiglia a niente di quanto abbia letto finora, con una storia intrigante e originale».

SAM ESMAIL «Il regista credo sia la persona con cui abbia fatto amicizia più in fretta in vita mia, dico davvero. Ci siamo incontrati e in teoria non c’entravamo nulla l’uno con l’altra, eppure ci siamo capiti subito al volo, al nostro prima incontro. E insieme funzioniamo benissimo, ci compensiamo».

HEIDI BERGMAN «Il mio personaggio è una terapeuta un po’ sui generis perché fa parte di un programma per veterani. Ha un ruolo ancora più delicato del solito, visto che il governo teme che i pazienti possano lasciarsi andare a confidenze su missioni riservate. Il titolo è appunto il nome di questo programma speciale per il reintegro dei soldati nella società dopo i traumi della guerra».

BEN IS BACK «Non penso che qualcuno dormirà serenamente dopo aver visto Ben is Back, film così denso di dolore e carico di umanità. Mi sembra quasi un saggio sulla famiglia, qualcosa di autentico che mi ha reso orgogliosa. Durante le riprese hanno chiuso le scuole a causa degli incendi in California e i miei figli mi hanno raggiunto sul set. Proprio grazie a loro ho mantenuto un equilibrio. Abbiamo un rapporto molto aperto e a cena, quando siamo a tavola, mi bombardano di mille domande ed è una gioia starli ad ascoltare…».

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Qui, il primo trailer di Ben is Back