Fiammetta Melis Che crediate oppure o no all’allunaggio, che siate documentati sostenitori delle teorie complottiste che ritengono un falso il video del primo uomo sul suolo lunare o che per voi sia stato davvero un «piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità», la spedizione dell’Apollo 11 sulla luna e, in particolare, il 20 luglio 1969, è un giorno indimenticabile nella storia del Novecento. Dopo il trionfo di La La Land – mezzo miliardo di dollari di incasso e sei Oscar vinti – per la sua nuova sfida Damien Chazelle ha deciso di raccontare proprio la storia di Neil Armstrong, il primo uomo che posò piede sulla Luna, richiamando l’amico e socio Ryan Gosling.
Il film, che si chiamerà First Man, non sarà però esattamente un biopic, quanto la storia del percorso umano, della fatica e dei sacrifici, che condussero poi alla missione sulla Luna. La narrazione coprirà un lasso di tempo compreso tra il 1961 e il 1969 e oltre a Ryan Gosling, che vestirà proprio i panni di Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla luna, tra gli interpreti ci sarannno Corey Stoll, che sarà Buzz Aldrin Jr., Kyle Chandler che sarà Deke Slayton e Claire Foy che interpreterà invece la moglie di Armstrong, Janet Elizabeth Shearon.
Il film, al momento posizionato il 12 ottobre nelle sale americane e quindi con un possibile passaggio a un festival (Venezia o Toronto), è stato sceneggiato da Nicole Perlman – reduce da cinecomics del mondo Marvel come Thor e Guardiani della Galassia – e Josh Singer, vincitore di un Oscar per Il caso Spotlight, ed è basato sul libro di James R. Hansen, First Man: The Life of Neil A. Armstrong pubblicato nel 2006, mai uscito in Italia, prima biografia ufficiale di Amstrong, scritto in collaborazione proprio con lui, il primo uomo che posò piede sulla Luna. Per la cronaca, il secondo uomo, quello di cui nessuno oggi si ricorda, fu proprio Buzz Aldrin.
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