Doctor Who 11: è iniziata la rivoluzione e ha il volto di Jodie Whittaker 

Doctor Who è nato dalla determinazione di una donna ed ora una donna è diventata il Dottore. Una sorta di chiusura del cerchio, ma che, invece di un arresto, rivela la prospettiva da cui far ripartire (ancora una volta) la serie. La fede della produttrice Verity Lambert – apparsa nello speciale del 2013, Un’avventura nello spazio e nel tempo – viene riposta nel nuovo caposaldo della serie, in quel Dottore per la prima volta rappresentato con le sembianze femminili di Jodie Whittaker che ha debuttato con l’episodio The Woman Who Fell To Earth il 7 ottobre sulla BBC contanto ben 8.2 milioni di spettatori .

Una scelta maturata nel periodo migliore. Da tempo, infatti, la volontà dei creatori era indirizzata verso lo stravolgimento della figura del Dottore. Una decisione critica per i realizzatori e difficile da accettare per i fan, che hanno accolto però positivamente la scelta rivoluzionaria nonostante le iniziali remore. Perché rivoluzionaria? Non è difficile coglierne il motivo. Il Dottore nel corso della sua lunga storia – la prima messa in onda risale al 23 novembre 1963 – è diventato un istituzione vincente, giocata sul carattere eccentrico del personaggio, pur con le molteplici rigenerazioni, corpi e caratteri che lo hanno poi rappresentato. Ribaltare l’unica certezza significa quindi colpire nelle sua fondamenta.

Un cambio di rotta per Doctor Who non dovuto però certo – o non solo – alla sensibilizzazione degli ultimi movimenti dello show business, dal Time’s Up al #MeToo. La sostituzione di Peter Capaldi con Jodie Whittaker è anteriore agli scandali noti e rispecchia la necessità di cambiamento dopo i dodici Dottori (più uno, War Doctor) che si sono succeduti nelle varie stagioni. Non che gli autori abbiano pensato solo alla sopravvivenza della serie, ma il rinnovamento ha di certo una radice che non si allontana dal piacere di poter offrire ad un personaggio così complesso l’opportunità di evolversi e a cui regalare una storytelling che continui a rendergli giustizia.

In queste acque agitate, per Doctor Who – lungimirante nella fiducia della trasformazione – si presenta una grandissima opportunità: mostrare come un icona incontrastata possa diventare un Dottore Donna senza perdere l’originale mordente. Sottolineare la possibilità di abbracciare il femminile e scavarne l’immaginario. Un Dottore che può contare sul Time’s Up e un Time’s Up che può contare sul Dottore, compenetrandosi e facendosi forza per diventare un modello della nuova era cinematografica e seriale. La rivoluzione è in atto ed è il momento di fare le cose più in grande. Non solo bigger on the inside.

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