Dora Rana E’ ben noto ormai che i film d’animazione non sono fatti solo ed esclusivamente per i bambini ma attraggono anche ai grandi. ‘Cattivissimo Me 3’ infatti riesce allo stesso tempo a far ridere e riflettere. Stavolta, nel terzo capitolo della saga, oltre alle risate, gag e le facce buffe dei Minions, il regista Pierre Coffin ci invita a partecipare ad una specie di viaggio spirituale del protagonista Gru che lo vedrà più volte difronte a scelte non semplici.
Come spiega il produttore Chris Meledandri : “Nel primo film Gru scopre come ci si sente ad essere padre e quale amore incondizionato si può provare. Nel secondo abbiamo vissuto l’innamoramento di Gru. Ora Gru dovrà affrontare una crisi d’identità, visto che si trova disoccupato e con un fratello come rivale.” Infatti la comparsa del fratello gemello lo sconvolge soprattutto quando scopre che è solo l’evidente somiglianza fisica che li accomuna: il fratello infatti è una persona completamente opposta in ogni azione. Sembrerebbe essere Dru il fratello più “problematico” in quanto si rifiuta di diventare grande ma la vera lotta interna si scatena dentro il personaggio di Gru. Da un lato l’idea di tornare alla vita di villain e rimanere un eterno Peter Pan lo stuzzica molto, sull’altro ago della bilancia mette la famiglia e la sua nuova vita. Questo suo tormento interione che ci fa immedesimare e sperare con lui che trovi la strada giusta.
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