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Benito Mussolini e una commedia pericolosa: Sono tornato

Luca Miniero resuscita il Duce e lo riporta nella Roma moderna

Una cosa è sicura: non mancheranno le polemiche. Il 1° febbraio arriva infatti in sala la controversa commedia di Luca Miniero – Sono tornato – che riporterà in vita il Duce e che, inutile dirlo, farà molto parlare di sé in un Paese mai completamente pacificato come l’Italia. Ma perché un film su Mussolini proprio adesso? Sicuramente nella scelta di Miniero ha prevalso la voglia di cimentarsi in un altro remake dei fortunati film europei riletto in chiave nostrana, come è solito far lui. Dopo il riuscitissimo Benvenuti al Nord che ripropone l’idea del francese Giù al Sud, stavolta il regista si ispira alla pellicola tedesca Lui è tornato di David Wnendt nel quale a tornare in vita è niente di meno che il Führer. In chiave italiana la scelta non poteva cadere che su Benito Mussolini e su un suo inverosimile ritorno nella nostra vita reale e nel mezzo della politica italiana attuale.

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Di che parla il film?

Siamo a Roma. Una giornata come tante, il traffico e la gente che passeggia per le strade della capitale. A un certo punto in Piazza Vittoria appare Benito Mussolini (interpretato dal bravissimo Massimo Popolizio), tumefatto e con la divisa sporca. La prima cosa che nota guardandosi intorno è la quantità di immigranti che gli passano accanto. “Siamo stati invasi, non ci sono più confini”, il suo commento un po’ scontato (e se non lo dice il Duce). La gente sembra non prenderlo sul serio, lo guardano incuriositi convinti che sia solo uno dei finti centurioni del Colosseo. L’unica persona che mostra interesse nei suoi confronti è un giornalista, il divertente Frank Matano. E’ lui a convincersi che il misterioso personaggio sia in realtà un talentuoso attore e ci crede a tal punto da portarlo in televisione, in una carrellata divertente di ospitate e sketch. Un Duce ospite di Mentana e sul palco C’è posta per te non si era mai visto. Il bello è che di lui emerge il lato più umano e divertente: si gode le sfogliatelle, si sposta su un furgone di mozzarella, vuole aprirsi il suo profilo Facebook proponendo svariati nickname e accenna il ritornello di Toto Cutugno: “Lasciatemi cantare perché ne sono fiero, sono un italiano vero…”. Qual è l’idea che si è fatto del popolo italiano a distanza di settanta anni dalla sua scomparsa? “Eravate un popolo di analfabeti e lo siete ancora”

La creazione di Miniero farà senz’altro discutere. Ma il film può essere una buona occasione per raccontare con ironia il difficile rapporto degli italiani con il loro passato e con una figura come quella del Duce controversa e divisiva su cui si misurano ancora paure e ideologie contrastanti. Tutto questo tra l’altro in concomitanza con la nuova legge Fiano.

Il cast

La commedia verrà distribuita da Indiana Production/Vision Massimo e vede oltre a  Massimo Popolizio che interpreta Mussolini e a Frank Matano nei panni del giornalista, anche la bellissima Stefania Rocca e il bravo Alessandro Cattelan. A curare la sceneggiatura è stato lo stesso Miniero con Nicola Guaglianone. Siamo riusciti a suscitare la vostra curiosità? Non vi resta che guardare il film e dirci la vostra.

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