Viviana Maccarini Ma chi era veramente Lara Croft prima di mettersi a profanare tombe? Domanda legittima, visto che nel reboot di Tomb Raider – al cinema dal 15 marzo – scopriremo il passato di Lara Croft, apparentemente una ventenne come le altre. Nel film, rivista da Alicia Vikander, seguirà un percorso di formazione sulle tracce del padre, e dunque delle proprie origini, per scoprire chi è veramente. Dunque non solo avventura e salti mortali, ma anche un incontro introspettivo con l’unica cosa per cui la nostra eroina sembra lottare davvero: gli spettri del passato. Dimenticate quindi outfit mimetici e treccia svolazzante à la Angelina Jolie, perché la Vikander partirà come acerba ragazzina sprovveduta e dovrà guadagnarsi – come nel videogioco – la fama di eroina.
La Vikander, nuova a action di questo tipo, ha dovuto affrontare un durissimo training per diventare Lara, il suo esile fisico da ballerina ne è stato messo alla prova, anche se sui social si commenta già l’abuso di photoshop sulla locandina del film. Una cosa è certa, l’attrice svedese, nonostante Tomb Raider sia uno dei suoi ruoli più fisici, ai set estremi è abituata: basti pensare che per La luce sugli oceani ha vissuto per un mese e mezzo in tenda in Nuova Zelanda.
L’attrice ha però ha confessato di essere stata fan del videogame durante l’adolescenza, dettaglio che forse le ha fatto superare le altre candidate, tra cui Emilia Clarke, Saoirse Ronan e la Suicide Squad Cara Delevingne. Altre voci ipotizzavano in lizza Nina Dobrev, Emma Watson, Jennifer Lawrence e Ashley Greene, mentre sarebbe stata contattata perfino Daisy Ridley, la meravigliosa Rey di Star Wars, che però ha dovuto rinunciare a causa del suo impegno proprio in Star Wars: Episodio IX.
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