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Robin Hood – L’origine della leggenda | Quando Taron Egerton provò a rileggere un mito

Una veste nuova, più dark e moderna? Sì. Con un grande Ben Mendelsohn nel ruolo dello sceriffo di Nottingham

robin hood - l'origine della leggenda

MILANO – Robin Hood, il principe dei ladri, l’eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri. La sua leggenda è più che famosa e la sua storia ha ispirato negli anni, tra libri, film e serie tv, una lista veramente corposa di titoli. E anche i grandi nomi si sono cimentati a impersonare il paladino della giustizia, da Errol Flynn a Russell Crowe, dalla Disney (indimenticabile) e Kevin Costner fino a, ultimo in ordine cronologico, Taron Egerton. A fianco di Jamie Foxx, Eve Hewson (figlia di Bono degli U2) e Jamie Dornan, è il protagonista del film uscito nel 2018, Robin Hood – L’origine della leggenda, diretto da Otto Bathurst. Distaccandosi un po’ dai predecessori, Bathurst ha deciso di presentare un Robin Hood nuovo, molto più dark e avventuriero, e di raccontare l’inizio della sua leggenda.

robin hood - l'origine della leggenda
Taron Egerton e Jamie Foxx in Robin Hood – L’origine della leggenda

Qui Robin Hood è un eroe e un guerriero nel senso più moderno e si distacca decisamente dalla figura che si conosce fin dal XV secolo, quando lui e la sua banda iniziarono ad animare le ballate che raccontavano della liberazione di Nottingham dall’oppressione. Nato nell’agio dei privilegi di una ricca famiglia, è un Lord di Loxley. Siamo ancora lontani dall’emblematico fuorilegge che tutti conosciamo: è ancora un uomo di alta elevazione sociale, passa le sue giornate impegnato nelle attività che si addicono a un Lord e ha ancora l’amore della sua Marian. Ma la guerra incombe, e Robin è costretto a partire per le Crociate. Al suo ritorno, la guerra lo ha profondamente cambiato e, nel frattempo, anche l’Inghilterra è cambiata da come l’aveva lasciata.

Lo sceriffo di Nottingham: Ben Mendelsohn in Robin Hood.

Robin ritorna come un veterano segnato, ha perso l’amore della sua vita e mette piede in un regno più oscuro, tormentato e corrotto, caratterizzato da oppressione e abusi. Insieme a John, un saraceno (Jamie Foxx, che riprende la figura di. Morgan Freeman nella versione del 1991) che in passato era stato suo nemico, decide quindi di impugnare arco e frecce e impersonare il guerriero incappucciato per proteggere la povera gente e combattere i potenti ingiusti. «Non c’è nulla di storico o tradizionale in questo film e la cosa mi ha attirato molto, perché non è il Robin Hood che tutti abbiamo visto in passato», ha dichiarato Taron Egerton. E in effetti Otto Bathurst ha voluto reinventare completamente la storia, interpretando in modo diverso il suo primo atto di ribellione e avvicinandolo ai film d’azione contemporanei, come fatto con Sherlock Holmes da Guy Ritchie.

Taron Egerton e Eve Hewson in un’altra scena

«Noi vediamo Robin come un eroe, ma io ho voluto scoprire il perché e come sia diventato una leggenda, cosa bruciava dentro di lui e cosa lo ha spinto a combattere con una tale dedizione per scoprire la verità», ha spiegato il regista. Non solo Robin Hood, ma anche Nottingham è stata ripensata per farla somigliare a una città moderna: «La nostra Nottingham è un nodo industriale da cui si diramano rapporti globali, è un centro politico e una roccaforte della Chiesa. Far crollare il sistema in quella città avrebbe ripercussioni ovunque», ha continuato a precisare. Il Robin Hood di Bathurst diventa così emblema della modernità con un grande motivo per essere (ri)visto: lo sceriffo di Nottingham interpretato da Ben Mendelsohn, sempre più grande.

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Qui potete vedere il trailer di Robin Hood – L’origine della leggenda:

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