Damiano Panattoni ROMA – “Il cinema? Sì, in qualche modo può essere un antidoto alla paura e ai disagi. Se ci pensiamo bene, ogni grande protagonista convive con una grande paura”. Una definizione perfetta che spiega bene il senso di Per Lanciarsi dalle Stelle, film originale Netflix tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Parenti che mette al centro della narrazione una tematica molto vicina ai giovani di oggi, ovvero i disturbi di ansia. A raccontarci il film, dall’approccio semplice ma non per questo meno efficace, proprio la protagonista Federica Torchetti, oltre al regista Andrea Jublin e la sceneggiatrice Alice Urciuolo. Nel film Federica Torchetti interpreta Sole, una ragazza di quasi 25 anni nata e cresciuta a Conversano, in Puglia. Un posto bellissimo ma che le comincia a stare stretto. Del resto non è semplice prendere la decisione di cambiare, se consideriamo che Sole soffre, appunto, d’ansia.
L’unica in grado di comprenderla è sempre stata la sua amica Emma, che però adesso non c’è più. È stata quest’ultima a scrivere la lettera che Sole riesce a leggere solo pochi giorni prima di compiere venticinque anni. Senza rivelare troppo, la lettera è un’esortazione ad avere uno slancio verso la vita, magari tramite una lista delle piccole e grandi paure che la paralizzano. Dopo un iniziale tentennamento, Sole accetta di affrontare i propri timori, tirando fuori il coraggio necessario per aprirsi ad un mondo in attesa di essere scoperto. “Per Lanciarsi dalle Stelle è una commedia”, ha dichiarato Andrea Jublin “Ci è sembrato il genere più adatto per raccontare questa storia di formazione fatta di elementi sia intimi sia divertenti. È anche per l’esigenza di raccontare il percorso di Sole che non “stacchiamo” mai da lei e che abbiamo costruito ogni scena vista dalla sua prospettiva. Questo per potere registrare come gli accadimenti, anche i più sottili e minuti, rimbalzino su di lei e la cambino fino a farla approdare a una più profonda consapevolezza di sé”.
Qui il trailer di Per Lanciarsi dalle Stelle:
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