Lorenzo Crestani 
NEW YORK – Robin Lord Taylor, classe 1978, ha alle spalle una carriera d’attore piena di piccoli ruoli. Ma, ormai da diversi anni, ha ricevuto applausi e riconoscimenti continui per la sua interpretazione singolare del criminale Oswald Chesterfield Cobblepot aka il Pinguino, nella serie televisiva della Fox e DC Comics Gotham, che si appresta a concludersi con la quinta stagione il prossimo gennaio negli Stati Uniti. Nonostante sia uno dei villain più temuti da Batman (e la serie prequel, di certo, non si è risparmiata nel mostrarlo tanto complesso quanto cattivo), Taylor ha interpretato il Pinguino con tale sensibilità che il pubblico pare tifi per lui.
Così, il coro “We love you” ascoltato allo scorso ComicCon di New York è stata la prova dell’amore dei fan, passione che lo stesso Taylor, per sua stessa ammissione, non ha mai del tutto compreso. L’attore però ha riconosciuto agli sceneggiatori della serie la capacità di rendere il personaggio più umano, aiutandolo a mostrare la tragica vita di Cobblepot alias Pinguino pur rimanendo il cattivo dei fumetti: «Avevamo bisogno di vederlo fallire. La storia che stiamo raccontando parla di come Gotham City corrompa queste persone e distrugga l’amore che abitava nei loro cuori», ha spiegato Taylor.
Gotham si concentra sull’ascesa del giovane Bruce Wayne e sui personaggi che popolano la celebre Gotham City ma, immancabile, durante il ComicCon è arrivata anche un’anticipazione della prossima stagione: l’episodio finale avrà luogo dieci anni nel futuro e Taylor ha promesso che il Pinguino sarà presente nella sua versione più nota: «Sì, è una responsabilità incredibile, lo so», ha confidato Taylor al pubblico durante l’incontro a cui abbiamo assistito noi di Hot Corn. «Avrà la tuba, il monocolo, il frac e l’ombrello».
«Voglio che tutta questa simpatia ed empatia che le persone provano nei suoi confronti siano cancellate, e che invece venga fuori il super criminale che tutti conosciamo dai fumetti», ha ammesso Taylor, che ha anche aggiunto che gli mancheranno i suoi compagni di cast e il suo personaggio, che è stato parte di lui per tanto tempo, anche se non vede l’ora di affrontare le prossime sfide. Così non ha potuto che ringraziare Gotham per avergli aumentato la fiducia, come attore e come uomo: «Ora mi sento come se potessi lavorare su qualsiasi set. Sono così entusiasta per ciò che verrà dopo…». Prossima fermata? The Long Home, nuovo film diretto da James Franco e tratto da L’ombra di casa di William Gay.
La stagione 5 di Gotham debutterà il 3 gennaio negli Stati Uniti:
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