in

Highwaymen: Kevin Costner e Woody Harrelson sulle tracce di Bonnie & Clyde

Nuvole, polvere e quell’ultimo colpo: tra mito e storia, gli uomini che fecero l’impresa sono su Netflix

Bonnie & Clyde, leggende di un’America che non esiste più. Amore criminale e vite spinte al limite, correndo – di rapina in rapina – verso quel fatidico 23 maggio del 1934. Potremmo quasi considerarli gli ultimi due veri simboli del Far West. Eternamente innamorati, sprezzanti filosofi di un’esistenza popolare e impossibile. Lei, sigaro in bocca e Smith & Wesson in mano; lui, faccia d’altri tempi e fucile. Down To Ride ‘Til The Very End, It’s Me And My Boyfriend. All I Need In This Life Of Sin, Is Me And My Girlfriend”, cantavano Beyoncé e Jay Z in ‘03 Bonnie & Clyde, dedicata all’idea di vita al massimo della coppia. Capace di sfidare, con la Barrow Gang, nientemeno che la Grande Depressione. Quella traccia, inclusa in The Blueprint²: The Gift & the Curse, era del 2002.

Woody Harrelson e Kevin Costner nel film.

Solo tre anni più tardi, cominciò a circolare tra gli uffici di Hollywood la sceneggiatura di Highwaymen – L’Ultima Imboscata, che ora approda su Netflix. Nel ruolo dei protagonisti, gli agenti Frank Hamer e Maney Gault, la coppia che stanò in un imboscata Bonnie e Clyde, si pensò, addirittura, a Paul Newman e Robert Redford (!). Nulla di fatto, con slittamento a data da destinarsi, quando i diritti furono acquistati dalla Universal. Era il 2013. E, se l’epopea di Highwaymen, sembra tortuosa come quella di Bonnie Parker e Clyde Barrow, allora bisogna aspettare il 2017: Netflix si accorda con la Universal, arriva John Lee Hancock alla regia, e vengono scritturati Kevin Costner e Woody Harrelson per i ruoli di Hamer e Gault.

John Lee Hancock e Woody Harrelson sul set di Highwaymen.

Già perché, se di leggende si parla, anche coloro che si sono messi sulle loro tracce sono delle vere e proprie icone. Uomini dagli ideali pragmatici e granitici, ex Texas Rangers in congedo. Tutti veranda e Borsalino sugli occhi. Poi, però, se il motto “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” è vero, i due vengono richiamati al servizio dal Governatore Ma Ferguson (Kathy Bates, sì, proprio lei), con la missione di seguire le scorribande della coppia. E assicurarli, vivi o morti, alla Legge. Incredibilmente fedele ai fatti, Highwaymen, più che essere un’opera su Bonnie, Clyde e i due agenti che li hanno fermati, è un crepuscolare riassunto: la complessità, le parole, i giri in macchina per il Midwest, con l’orizzonte a tagliare la distesa di nuvole e polvere.

Una scena di Highwaymen.

E il paesaggio, così come il periodo storico, vengono fuori nella disillusione della coppia di detective, alle prese con un’ideologia più che con una coppia di banditi. Infatti, il regista non inquadra mai, se non di sfuggita, i volti di Bonnie e Clyde. Per lui, e per il film, devono restare qualcosa di vero ma astratto. O meglio, la diretta conseguenza della crisi del 1929, capace di masticare fortune e sputare disperazione. Ecco spiegato il velo romantico che, almeno all’epoca – nel cuore di un cambiamento epocale che avrebbe riscritto le regole dei buoni e dei cattivi – avevano i due fuorilegge innamorati. Coraggiosi e illusi, nati per correre e per bruciare. Tra una tempesta d’amore e una raffica di pallottole.

  • Qui potete vedere il trailer di Highwaymen – L’Ultima Imboscata:

Lascia un Commento

Dal set con Maggie Gyllenhaal al Sundance: la scommessa vinta di Sara Colangelo

Pinocchio: Roberto Benigni è Geppetto nella prima foto del film di Matteo Garrone