Martina Barone ROMA – Siete ancora commossi dalla reunion de Il Trono di Spade sul palco degli Emmy? Anche noi. Del resto, tra gradite sorprese e la conferma di serie fondamentali per la storia del piccolo schermo, proprio come Game of Thrones, è stata Fleabag la vera star della serata. Insieme allo show rivelazione, la sua protagonista Phoebe Waller-Bridge e l’incetta di premi che ha racimolato con la sua seconda e ultima stagione. Ma quali sono stati i momenti indimenticabili di questa 71ª edizione? Riviveteli con noi, tra discorsi politici, emancipazione femminile e sincera commozione.
GWENDOLINE JESUS CHRISTIE Partiamo dal red carpet. Nessuno, nella lunga tradizione degli Emmy, aveva saputo osare tanto con l’outfit. Ma Gwendoline Christie, candidata a migliore attrice non protagonista per Il Trono di Spade, ha stupito tutti nel suo abito in stile Gesù di Gucci, dimostrandosi ancora una volta una delle personalità più alla moda del mondo dello spettacolo.
RUPAUL STYLE Quando sei vicino ad un’icona come RuPaul non puoi fare altro che omaggiarla. È così che Zendaya, reduce dal successo di Euphoria di HBO, si presenta con il suo paio di occhiali sul palco degli Emmy. Una vera e propria istituzione quella che ormai rappresenta il conduttore televisivo, che durante la serata ha anche vinto con il suo RuPaul’s Drag Race nella categoria dei migliori programmi.
PREMI & DIRITTI Patricia Arquette continua a fare scorta di premi. Dopo aver vinto il Golden Globe per Escape at Dannemora, l’attrice conquista l’Emmy per la performance nella miniserie The Act e colpisce tutti con il suo discorso sui diritti transgender. «Sono grata, a cinquant’anni, di poter interpretare le parti migliori della mia vita. Ed è fantastico, ma nel mio cuore sono triste» ha detto la Arquette nel suo discorso «Ho perso mia sorella Alexis. E le persone trans sono ancora perseguitate. Sono in lutto ogni giorno della mia vita, Alexis, e lo sarò il resto della mia vita per te, finché non cambieremo il mondo in modo che le persone trans non vengano più discriminate».
HUGING EVE Phoebe Waller-Bridge è stata, indubbiamente, la star della serata. E non solo per il suo piccolo gioiellino Fleabag, ma per aver portato anche Jodie Comer al primo Emmy. L’interprete è, infatti, la vincitrice del premio alla miglior attrice non protagonista per Killing Eve, in cui divide la scena con la collega Sandra Oh. Ed è proprio con l’amica protagonista che si scambia un commovente abbraccio, una “sorellanza” che traspare da un bellissimo gesto.
IL CAST DI SPADE Il Trono di Spade ha fatto la storia degli Emmy. Con le sue dodici statuette vinte, tra premi tecnici e riconoscimenti per la miglior serie drammatica e il miglior attore non protagonista Peter Dinklage, la serie ha avuto il suo momento di gloria quando tutti i protagonisti presenti alla serata si sono palesati insieme sul palco, per un ultimo, epico saluto ai loro fan. Perché sì, questa volta è finita davvero.
WILLIAMS/VERDON La serata degli Emmy 2019 è stata segnata dalla forte presenza femminile e dall’importanza dei discorsi delle sue protagoniste. Dopo Patricia Arquette, è Michelle Williams ad aver ribadito quanto ancora le cose devono cambiare. L’attrice, vincitrice per la miniserie Fosse/Verdon, ha riportato sotto i riflettori la questione dell’equal pay, che l’ha vista in primo luogo protagonista con il film Tutti i soldi del mondo. E, conclude, dedicando il premio alla figlia Matilda: «Questo è per te. Come tutto il resto».
FLEABAG WINS Si fronteggiava con la veterana Veep, alla sua settima e ultima stagione dopo anni di indiscusso successo. È per questo che la vittoria di Fleabag come migliore serie comedy ha sorpreso tutti. E, con lei, anche la vittoria della migliore attrice Phoebe Waller-Bridge, nonché autrice della serie che ha conquistato anche l’Emmy per la sceneggiatura. Un momento di vera legittimazione per la Waller-Bridge, di cui non vediamo l’ora di scoprire il futuro tra tv, teatro e cinema. Compreso James Bond.
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