Martina Barone ROMA – Gli anime, un universo cinematografico con le proprie regole, i propri mondi, le proprie fantasie. Un universo dove lo stile narrativo e i racconti si fondono insieme e creano alcuni dei lavori più stimolanti visti passare sul piccolo e grande schermo, pieni di tradizioni e suggestioni, sentimenti e parole che hanno conquistato, negli anni, un numero sempre crescente di appassionati. E tantissimi sono i titoli – a cominciare da Your Name – che rappresentano un genere in continua espansione capace di abbracciare ogni tipo di spettatore.
È innegabile, infatti, il successo che un film come Your Name è riuscito a portarsi dietro, con l’invasione dei corpi e dei sogni dei protagonisti, Mitsuha e Taki, e il loro rincorrersi senza mai veramente trovarsi. Un titolo, quello del regista Makoto Shinkai – nel 2004 aveva diretto Oltre le nuvole e nel 2008 5 cm al secondo –, che ha rappresentato uno dei massimi successi di critica e pubblico per gli anime, ma che si è fatto accompagnare, in questa ricerca di storie e emozioni, da altrettanti film capaci di scavare nelle profondità del genere.
Un genere tanto potente da non lasciare indifferenti i festival internazionali. Un esempio? Direttamente dal Festival di Cannes del 2018 fino ad arrivare alla corsa agli Oscar l’anno successivo, arriva l’anime Mirai di Mamoru Hosoda, storia di un bambino e dei suoi rapporti famigliari conflittuali, che lo aiuteranno nella sua crescita personale e come fratello maggiore. Perché sono i temi più difficili da trattare che gli anime si propongono come obiettivo, riuscendo a riempirli ogni volta di un’insolita poesia.
È il caso di Voglio mangiare il tuo pancreas e della malattia terminale della sua protagonista, affiancata da un angelo custode che sceglierà di starle accanto fino alla fine. Così come La forma della voce e la difficoltà della sordomuta Shoko Nishimiya di integrarsi a un gruppo sempre più ostile e arrabbiato, o In questo angolo di mondo e la Seconda Guerra Mondiale vissuta attraverso la solitudine di una giovane ragazza, fino a I bambini che inseguono le stelle e i suoi dilemmi tra la vita e il poter risorgere dalla morte.
Ma è anche la leggerezza che ha affascinato gli spettatori, che con operazioni come Attacco ai giganti Movie 3, la trasposizione cinematografica di Yu Gi Oh – Piramide di luce, uno dei manga più tradotti di tutti i tempi, la trilogia di Death note, tra i maggiori incassi della storia giapponese e la route animata Fate Heaven’s Feel I e Fate Heaven’s Feel II. Dalla tenerezza di racconti di formazione come Penguin Highway, alle ambientazioni sci-fi di Steins Gate movie e Sword art online – Ordinal scale, il mondo degli anime è pronto ad offrire il lato più inaspettato dell’immaginazione, trovando per ognuno il racconto più adatto. Fino a toccarlo nel profondo.
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